di Giovanni Nazzaro
[vc_row]Con il decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 51 anche l’Italia ha recepito la direttiva (UE) 2016/680 del 27 aprile 2016 relativa al trattamento dei dati in ambito penale.
[/vc_row]Con il decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 51 anche l’Italia ha recepito la direttiva (UE) 2016/680 del 27 aprile 2016, relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali. Tale direttiva e l’ormai famoso nuovo Regolamento sulla privacy 2016/679 rappresentano il “pacchetto protezione dati” presentato nel 2012 dalla Commissione Europea con lo scopo di garantire in Europa un quadro coerente e armonizzato sulla privacy. Era necessario recepirla, perché a differenza del Regolamento, che è un atto legislativo vincolante e deve essere applicato in tutti i suoi elementi a tutti gli Stati membri, la Direttiva è un atto legislativo che stabilisce un obiettivo che tutti i paesi dell’UE devono realizzare, ma spetta poi ai singoli paesi definire – attraverso disposizioni nazionali – come tali obiettivi vadano raggiunti.
Dal 25 maggio 2018 in Italia è, dunque, in vigore sia la Direttiva 680/2016, così come recepita dal D.lgs 51/2018, sia il Regolamento 679/2016. A questo punto ci chiediamo che fine abbia fatto il nostro buon vecchio Codice della privacy, che ha regolamentato il trattamento dei dati in Italia negli ultimi 15 anni. Abbiamo una situazione che si chiarirà negli prossimi mesi e sicuramente entro il 22 agosto, quando scadrà la delega al Governo: la delega, infatti, che scadeva a maggio, è stata prorogata di altri 3 mesi per effetto dell’art. 32 della legge 24 dicembre 2012, n. 234. Nel futuro decreto, che aggiornerà il Codice ad una versione coerente col Regolamento, ovviamente, troveremo disciplinate solo quelle materie che lo stesso ha lasciato libere alla legislazione italiana. Nella bozza di decreto oggi disponibile si è scelto di mantenere l’impostazione del vecchio Codice laddove possibile. Inoltre, è utile ricordarlo, restano efficaci i provvedimenti specifici adottati dal Garante verso specifici soggetti, in quanto compatibili sia con il Regolamento UE sia con le disposizioni del futuro decreto. La nuova normativa supera e sostituisce in gran parte quella attualmente presente nei titoli I e II della seconda parte del Codice dedicate a specifici settori, in particolare quello giudiziario e quello dei trattamenti da parte delle forze di polizia. Agli effetti pratici il d.lgs 51/2018 è un vero e proprio Statuto sulla raccolta ed il trattamento dei dati in ambito penale. Vediamone gli aspetti principali.
L’art. 1 comma 2 specifica che l’ambito di applicazione viene circoscritto al trattamento di dati personali delle persone fisiche contenute in un archivio (anche cartaceo) o ad esso destinati, svolti dalle autorità competenti. Al comma 3 si precisa tuttavia che il decreto non si applica ai trattamenti di dati personali effettuati nello svolgimento di attività concernenti la sicurezza nazionale ed effettuati da istituzioni, organi, uffici e agenzie dell’UE.L’art. 4 stabiliste che il titolare del trattamento deve distinguere i dati personali in relazione alle diverse categorie di interessati previste dalla legge e i dati fondati su fatti da quelli fondati su valutazioni. La distinzione in relazione alle diverse categorie di interessati si applica alle seguenti categorie: persone sottoposte a indagine; imputati; persone sottoposte a indagine o imputate in procedimento connesso o collegato; persone condannate con sentenza definitiva; persone offese dal reato; parti civili; persone informate sui fatti; testimoni.
L’art. 8 vieta che vengano prese decisioni basate unicamente su un trattamento automatizzato, compresa la profilazione, che produce effetti negativi nei confronti dell’interessato, salvo che siano autorizzate dal diritto dell’Unione europea o da specifiche disposizioni di legge. L’art. 9 obbliga il titolare del trattamento ad adottare misure adeguate a fornire all’interessato tutte le informazioni di cui all’articolo 10 e ad effettuare le comunicazioni relative al trattamento in forma concisa, intellegibile e facilmente accessibile, con un linguaggio semplice e chiaro. Il comma 5 demanda al Ministero competente l’individuazione dei trattamenti non occasionali effettuati a fini di prevenzione e repressione dei reati con l’indicazione del relativo titolare. L’art. 14 prevede che chiunque abbia interesse, durante il procedimento penale o dopo la sua definizione, può chiedere, con le modalità di cui all’articolo 116 del codice di procedura penale, la rettifica, la cancellazione o la limitazione dei dati personali che lo riguardano.
L’art. 15 richiama le disposizioni del Regolamento, poiché chiede che il titolare del trattamento metta in atto misure tecniche e organizzative adeguate per garantire che il trattamento sia effettuato in conformità alle norme del decreto e che le stesse misure siano riesaminate e aggiornate qualora necessario, includendo l’attuazione di politiche adeguate in materia di protezione dei dati. In applicazione al successivo art. 16 le misure tecniche e organizzazione devono essere implementate secondo i principi di privacy by design e privacy by default definiti dal Regolamento. L’art. 18 introduce il caso di un trattamento effettuato per conto del titolare, come ad esempio nel caso di affidamenti a terzi di servizi informatici, anche del tipo relativo alle intercettazioni. Il titolare deve ricorrere a responsabili del trattamento (anche esterni) che garantiscono misure tecniche e organizzative adeguate ad assicurare la protezione dei dati personali e la tutela dei diritti dell’interessato. L’esecuzione dei trattamenti è disciplinata da un contratto o da altro atto giuridico. L’art. 21 impone che le operazioni di raccolta, modifica, consultazione, comunicazione, trasferimento, interconnessione e cancellazione di dati, eseguite in sistemi di trattamento automatizzati, siano registrate in appositi file di log, da conservare per la durata stabilita con il decreto sopra richiamato relativo ai trattamenti non occasionali.
Il d.lgs. 51/2018 ha recepito tutte le osservazioni indicate dal Garante nel proprio parere del 22 febbraio 2018, tutte ad eccezione di una. In tale occasione il Garante, infatti, aveva evidenziato l’opportunità di inserire nel provvedimento alcune essenziali modifiche alla normativa sulla conservazione dei dati di traffico per fini di giustizia, sopprimendo la norma di cui all’articolo 24 della legge n. 167 del 2017 (quella che impone la conservazione dei dati di traffico presso gli Operatori per 72 mesi), in ragione della sua incompatibilità con il principio di proporzionalità già affermato dalla Corte di giustizia Ue con le sentenze Digital Rights Ireland e Tele2 / Watson.
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Una riforma dettata, forse troppo velocemente, dalla necessità di poter rispettare gli adempimenti previsti dal PNRR ed accedere ai relativi finanziamenti, e poco guidata anche dall’esigenza di aumentare l'autonomia della magistratura e la propria indipendenza dalla politica.
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Dal 2013 in poi in Italia il tema della cybersecurity ha gradualmente acquisito un’importanza strategica a causa della crescente e sempre più significativa penetrazione delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, aggravato dal loro utilizzo massiccio come unico strumento per superare le restrizioni fisiche imposte dalla pandemia. L’architettura istituzionale deputata alla sicurezza nazionale relativamente alle infrastrutture critiche informatizzate è pero rimasta in disparte fino ai giorni nostri quando il governo italiano, nel Consiglio dei Ministri del 10 giugno, ha istituito l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN).
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Decreto Legge del 30 settembre 2021, n. 132. Misure urgenti in materia di giustizia e di difesa, nonché proroghe in tema di referendum, assegno temporaneo e IRAP.
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Nel complesso, leggendo le riforme declinate nei contesti e nelle Missioni del PNRR, è inevitabile rilevare che si tratta di interventi che dovevano essere realizzati, in realtà, già nel ventennio precedente e ci si chiede se mai sarà sufficiente immettere semplicemente più fondi rispetto al passato piuttosto che cambiare modalità e capacità di gestirli.
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La sentenza della CGUE del 2 marzo scorso nella causa C‑746/18 ha sollevato diverse discussioni negli altri paesi europei, quasi tutti orientati a rivedere le tempistiche di conservazione dei dati e quali tipi di informazioni conservare, partendo dal presupposto che la Direttiva 2006/24/CE, che obbligava gli Stati membri a conservare i dati sulle telecomunicazioni dei cittadini per un minimo di 6 mesi a un massimo di 24, è stata dichiarata invalida nel 2014.
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Per combattere la crisi climatica che sta portando all’esaurimento dell’acqua dovremo utilizzare altre risorse, purtroppo anche loro in esaurimento, e riserve idriche per la loro estrazione come non abbiamo mai fatto dall’inizio dei tempi. È palese anche a voi, adesso, il paradosso a cui stiamo andando incontro?
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Google ha atteso per anni che i singoli operatori mobili di tutto il mondo adottassero il protocollo RCS, che di fatto permette agli utenti di gestire gli SMS al pari dei messaggi scambiati con WhatsApp. A livello architetturale Google però impone l'introduzione di API per Jibe Cloud nelle reti degli operatori mobili a differenza di WhatsApp. A fine del 2019 Google ha deciso di non attendere oltre ed ha lanciato la funzionalità Chat nell'App "Messages" presente in tutti gli smartphone Android. Il provider RCS di Google è Jibe Mobile acquisito nel 2015. Leggendo i Termini del servizio di Jibe possiamo constatare che di fatto la gestione degli SMS è del tutto assimilabile ai messaggi di una chat, con la possibilità di allegare foto, video, audio e di conoscere lo stato degli altri utenti mentre digitano il messaggio. Sotto il profilo delle metodologie utilizzate nelle moderne indagini elettroniche questo rappresenta una svolta molto importante, poiché a Google adesso è affidato il compito di conservare i contenuti fino alla consegna del messaggio ai destinatari. Al contempo Google potrà tracciare le nostre attività mediante la formazione di metadati, che quindi andranno ad impoverire i classici tabulati di traffico telefonico nei quali gli SMS così scambiati non saranno più presenti. C'è anche un risvolto pratico per quanto attiene le classiche intercettazioni.
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Il recente rapporto di valutazione UE della giustizia (Justice Scoreboard in EU, edition 2020) permette di ottenere una visione del nostro sistema giudiziario confrontata tramite dati oggettivi con quella degli altri paesi UE. L’obiettivo non è la promozione di un modello perfetto, ma la valutazione dei tre parametri di efficienza, qualità e indipendenza considerati essenziali per tutti i sistemi giudiziari.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXX)
Sulla base di evidenze relative alla manomissione involontaria di dati che rappresentano prove in tribunale, il 18 agosto 2019 il direttore dei procedimenti pubblici in Danimarca ha deciso di imporre un divieto temporaneo di 2 mesi sull'uso dei dati storici relativi alle comunicazioni mobili come prova nei processi penali e nei casi di detenzione preventiva. Ad agosto 2019 la polizia nazionale danese ha commissionato un'indagine esterna sulla gestione dei dati delle telecomunicazioni. Il rapporto è stato pubblicato il 3 ottobre 2019, insieme alle dichiarazioni della polizia nazionale danese, del direttore dei pubblici ministeri e del Ministero della giustizia.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXX)
L’app Immuni è stata scelta tra 319 soluzioni concorrenti che, almeno sulla carta, avrebbero potuto tracciare tutte la diffusione del Covid-19. Proprio questa selezione avrebbe dovuto far tacere ogni dubbio o polemica al riguardo. Eppure così non è stato.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXX)
La lettera che inizia con quel “caro Charles” indirizzata al Presidente del Consiglio europeo non premette molto di politica, sembra quasi richiamare l’attenzione di un vecchio amico distratto da altre questioni.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXIX)
In vista del 31 dicembre 2019, data in cui sarebbe ricorsa la scadenza della terza proroga della legge Orlando sulle intercettazioni, ovvero di quanto aveva previsto il decreto legislativo 216 del 29 dicembre 2017 che doveva inizialmente entrare in vigore il 26 luglio 2018, il Governo si è affannato a cercare una soluzione politica al tema che soddisfacesse le due fazioni politiche, M5S e PD, che ne fanno parte. Cerchiamo di ricostruire allora quanto accaduto durante questo mese.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXIX)
Le reti Wifi sui treni, autobus o aerei sono reti pubbliche e come tali sono soggette all’applicazione dell’art. 96 del Codice delle Comunicazioni elettroniche, ovvero l’operatore di telecomunicazioni che ha richiesto al Mise la licenza deve assicurare alcuni servizi all’Autorità Giudiziaria tra cui l’intercettazione, lo storico delle connessioni, ecc. Invece, le società, imprese o esercizi commerciali che non hanno come attività principale la fornitura di servizi di comunicazione elettronica devono garantire solo l’autenticazione dei propri utenti.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXIX)
Mai come negli ultimi anni abbiamo visto aggirarsi nel nostro paese lo spettro del “Golden Power”, soprattutto a causa dell’avvento del 5G. L’applicazione dei poteri speciali si è evoluta nel tempo, con nuovi regolamenti e procedure per la loro attivazione. I passaggi fondamentali sono stati due, di cui uno proprio quest’anno che i servizi basati sul 5G come attività di rilevanza strategica.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXIX)
Council of the European Union, Law enforcement and judicial aspects related to 5G - Brussels, 6 May 2019. Il 5G è molto più che un'evoluzione del 4G ma porta con sé problematiche d'interesse per l'Autorità Giudiziaria e per le forze di polizia che il Consiglio Europeo ha elencato nel suo documento del 6 maggio 2019. A differenza di quanto invece riportato da alcuni organi di stampa italiana che hanno commentato il documento di Bruxelles, molte di queste problematiche non sono ostacoli insuperabili ma sfide che possono essere affrontate e superate a livello nazionale mediante un’opportuna legislazione da sviluppare, sebbene il nostro paese non sia riuscito a farlo per tutte le precedenti tecnologie dal 2G al 4G.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXIX)
Il Presidente Mattarella ha usato parole molto dure nel suo intervento all’assemblea plenaria straordinaria del CSM dello scorso 21 giugno: “Quanto avvenuto ha prodotto conseguenze gravemente negative per il prestigio e per l’autorevolezza non soltanto di questo Consiglio ma anche per il prestigio e l’autorevolezza dell’intero Ordine Giudiziario; la cui credibilità e la cui capacità di riscuotere fiducia sono indispensabili al sistema costituzionale e alla vita della Repubblica”.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXIX)
Relazione della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) su attività svolta e risultati conseguiti nel primo semestre 2018. Il 13 febbraio 2019 la Direzione Investigativa Antimafia ha reso pubblica al Parlamento la relazione sulla propria attività ed i risultati conseguiti nel 1° semestre 2018, che si sofferma in particolare su due aspetti: le mafie attraggono le giovani generazioni e la composizione dei sodalizi criminali operanti nella Capitale
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXIX)
Il 26 marzo 2019 la Commissione Europea ha pubblicato la raccomandazione 2019/534 sulla cibersicurezza delle reti 5G e i rischi derivanti dall’utilizzo delle reti mobili di nuova generazione.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXVIII)
La quarta edizione della LIA si è svolta nei giorni 7-8-9 novembre 2018 ed è stata ospitata dal Comando delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri “Palidoro”, Caserma Salvo d’Acquisto a Roma. Il 29 settembre 2018 l’evento ha ricevuto il patrocinio del Ministero della giustizia. I partecipanti sono stati 340 in totale, di cui il 31% appartenente all’Arma dei Carabinieri, il 13% alla Polizia di Stato, il 10% alla Guardia di Finanza, il 9% alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il 9% alla DIA/DDA, il 3% alla magistratura.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXVIII)
A primo aspetto e presentato nei suoi minimi termini il decreto sembra assumere per lo più la funzione di strumento regolatore di un decoro pubblico che sembrava ormai perduto o quantomeno dimenticato. In realtà gli interventi introdotti sono tanti, al punto che oggettivamente non si può dare un giudizio completo, positivo o negativo, su un decreto che interviene in modo così complesso.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVIII)
Legge n. 167 del 2017, art. 24. In attuazione dell’articolo 20 della direttiva (UE) 2017/541 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2017, il termine di conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico nonche’ dei dati relativi alle chiamate senza risposta è stabilito in settantadue mesi, in deroga a quanto previsto dall’articolo 132, commi 1 e 1-bis, del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVIII)
Il GDPR si applica anche alla banca dati WHOIS, che, così com’è, è stata considerata non conforme.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVIII)
Ministero della Giustizia - Decreto 28 dicembre 2017. Disposizione di riordino delle spese per le prestazioni obbligatorie di cui all’art. 96 del d.lgs. n. 259 del 2003 - Pubblicato su: G.U. n. 33 del 09/02/2018
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVIII)
Legge n. 103 del 2017, art. 1 comma 8. La legge n. 103 del 2017 è entrata in vigore il 3 agosto 2017 ed ha delegato il Governo ad adottare decreti legislativi per riformare la disciplina delle intercettazioni. L’Art. 1 comma 88 ha previsto che entro il 31 dicembre 2017 fosse emanato il decreto interministeriale che apportasse una revisione alle voci di listino, da corrispondere agli operatori di telecomunicazioni, in precedenza delineate dal decreto del Ministro delle comunicazioni del 26 aprile 2001. Alla data di uscita del presente numero di rivista il decreto interministeriale non è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, quindi si ipotizza che lo stesso sia stato emanato ma in forma secretata. In tale ipotesi, assumiamo anche che le nuove voci di listino si siano ispirate alle funzionalità tecniche definite dalle organizzazioni internazionali come ETSI, così come accade ormai già da molto tempo negli altri paesi europei. In accordo a queste ipotesi, oggi in Italia l’adozione degli standards ETSI per ogni tecnologia di comunicazione sarebbe obbligatoria, al pari dell’applicazione delle nuovi voci di listino. Vediamo quindi un esempio di adozione degli standards ETSI applicato alle comunicazioni email.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVIII)
Il 2018 sarà l’anno in cui si sommeranno i nuovi adempimenti regolamentari in tema di Privacy e Security.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXVII)
Atti della Lawful Interception Academy edizione 2017. La Lawful Interception Academy ha raggiunto lo straordinario risultato delle oltre 1.000 persone formate, durante le prime tre edizioni, sui temi multidisciplinari afferenti alle intercettazioni delle comunicazioni. L’edizione 2017 della LIA si è svolta dall’ 8 al 10 novembre ed è stata ospitata dalla Direzione Centrale Anticrimine (DAC) della Polizia di Stato a Roma.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXVII)
Un riforma criticata non tanto per i suoi contenuti, benché non abbia accontentato in modo completo tutti i principali soggetti coinvolti, quanto per i tempi di approvazione.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVII)
Il Regno Unito, la Germania e l’Australia hanno recentemente avviato la revisione della propria legge nazionale sul tema.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVII)
Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario. Esamiamo gli aspetti pratici della riforma, considerando le intercettazioni come strumento investigativo bisognoso di regole tecniche di regolamentazione, in prospettiva anche del nuovo Regolamento EU privacy e della continua evoluzione delle telecomunicazioni.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVII)
Il 26 maggio 2017 le 30 principali aziende di servizi elettronici americane e del mondo hanno scritto una lettera a Bob Goodlatte.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVII)
Schema di decreto legislativo recante norme di attuazione della direttiva 2014/41/UE relativa all’ordine europeo di indagine penale - Atto del Governo n. 405 del 21 marzo 2017.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVII)
The Russian law No. 242-FZ seems to have something in common with the judgment of CJEU in cases C-203/15 and C-698/15.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXVI)
Garante della Privacy - Provvedimento in materia di misure di sicurezza nelle attività di intercettazione da parte delle Procure della Repubblica - 18 luglio 2013 La moderna pervasività dei sistemi informatici impone maggiore rigore nel rispetto della privacy, affinché il dato che essi trattano venga correttamente gestito e trasformato in informazione. L’attenzione posta nel trattamento dei nostri dati dovrebbe essere commisurata al grado di importanza del dato stesso. La più alta attenzione deve essere quindi posta ai dati giudiziari. Qualunque sia stato il metodo di accettazione delle condizioni di trattamento del dato, esiste un modo per noi per comprendere se effettivamente le regole vengano rispettate? La risposta è Si e viene fornita dall’altrettanto moderno concetto di “Audit”.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXVI)
Galileo satellite system promises to deliver more precise data than GPS. This does not seem to be enough, Google aims to analyze raw location reports received from more devices.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVI)
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, sentenza n. 50452 del 10 novembre 2015 e depositata il 23 dicembre 2015.Nel precedente numero: 1. Introduzione, 2. Identificativi dell’utente BlackBerry, 3. I servizi di messagistica del BlackBerry, 3.1 PIN-2-PIN Messaging. 3.2 BlackBerry Messenger, 4. I servizi BIS e BES, 4.1. I servizi BIS (Blackberry Internet Solution), 4.2 I servizi BES (Blackberry Enterprise Solution). In questo numero: 5. Cifratura delle comunicazioni, 5.1 BBM Protected, 6. La sentenza n. 50452/2015 della Corte di Cassazione, 6.1 Intercettazioni delle utenze straniere in roaming, 6.2 Intercettazione delle comunicazioni caratteristiche del Blackberry, 7. Conclusioni.
di Giovanni Nazzaro e Tommaso De Giovanni (N. III_MMXVI)
In Italia le spese di giustizia si articolano su tre capitoli di spesa, di cui il n. 1363 è relativo alle intercettazioni. Nell’ambito degli interventi di spending review (DL n. 98 del 2011, art. 37, co. 16) è previsto che, a decorrere dall’anno 2012, il Ministro della giustizia presenti alle Camere, entro il mese di giugno, una relazione sullo stato delle spese di giustizia. In tale contesto si ha finalmente conoscenza delle statistiche relative al nostro paese. Dall’approfondimento qui presente è emerso purtroppo che la metodologia utilizzata per questa ricognizione statistica è affetta da molte criticità, tra cui la mancata indicazione della durata delle intercettazioni e delle relative proroghe e, soprattutto, delle spese che vengono tracciate per fattura e per anno solare in cui vengono liquidate, senza la giusta scomposizione delle reali voci di costo, ed in modo svincolato dai numeri delle intercettazioni che fanno riferimento invece al momento dell’attivazione.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVI)
In some European States where data retention regimes are in place, capital and operational costs incurred in compliance are reimbursed by the government.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVI)
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, sentenza n. 50452 del 10 novembre 2015 e depositata il 23 dicembre 2015. In questo numero: 1. Introduzione, 2. Identificativi dell’utente BlackBerry, 3. I servizi di messagistica del BlackBerry, 3.1 PIN-2-PIN Messaging. 3.2 BlackBerry Messenger, 4. I servizi BIS e BES, 4.1. I servizi BIS (Blackberry Internet Solution), 4.2 I servizi BES (Blackberry Enterprise Solution). Nel prossimo numero: 5. Cifratura delle comunicazioni, 5.1 BBM Protected, 6. La sentenza n. 50452/2015 della Corte di Cassazione, 6.1 Intercettazioni delle utenze straniere in roaming, 6.2 Intercettazione delle comunicazioni caratteristiche del Blackberry, 7. Conclusioni.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVI)
Il DL n. 98 del 2011, art. 37, co. 16) prevede dal 2012 che il Ministro della giustizia presenti alle Camere, entro il mese di giugno, una relazione sullo stato delle spese di giustizia.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVI)
Pubblicato il Lawful Interception Academy (LIA) Report 2015 in formato ebook gratuito. Anche la II edizione della LIA ha mostrato numeri in aumento, come i frequentatori (distinti) che sono stati 428 nell’arco dei 5 giorni previsti. Il 66% ha ritenuto di aver ricevuto utili strumenti per le proprie attività professionali. L’89% ha espresso un alto interesse per i temi trattati nella LIA.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVI)
Le nuove tecniche di comunicazione utilizzano proprie modalità di trasmissione e di trattamento delle informazioni, in un mondo sempre più telematico. Quali che siano le modalità utilizzate per comunicare, tutte hanno in comune lo strumento che conserva tracce digitali: pensiamo al computer o al cellulare ormai sempre con noi. L’attenzione si sposta verso un problema di più semplice gestione, solo apparentemente.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXV)
Le startup innovative godono di un regime fiscale agevolato, a patto che soddisfino le caratteristiche elencate dal decreto-legge 179/2012, art. 25 commi da b)a g). A questi requisiti se ne aggiungono altri tre (art. 25 comma h) di cui se ne deve possedere almeno uno. Altri incentivi sono il “Fondo a favore di startup innovative”, che ha concesso quasi 156 milioni di euro di garanzie, il progetto SmartStart e l’equity crowdfunding che non ha ancora trovato la via per un significativo sviluppo. La II edizione del rapporto del MiSE si focalizza sulle dinamiche “demografiche” delle startup innovative.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXV)
Garante della privacy - Deliberazione del 25 giugno 2015. Ulteriore differimento dei termini di adempimento delle prescrizioni di cui al provvedimento del 18 luglio 2013, in materia di misure di sicurezza nelle attività di intercettazione da parte delle Procure della Repubblica.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXV)
Con la recente sentenza della cassazione n. 27100/ 2015 si è riaperto il dibattito sull’utilizzabilità dell’agente “captatore” che, il 5 luglio, ha acquisito una dimensione mondiale a causa del caso “Hacking Team”. Il problema delle garanzie delle attività svolte da una simile attività sul dispositivo target (computer, tablet o smartphone) erano già conosciute, anche attraverso il rapporto “CALEA II: Risks of Wiretap Modifications to Endpoints” del 2013, con cui 19 esperti mondiali di comunicazioni avevano evidenziato che, di contro, si sarebbe reso più facile il lavoro dei cyber-criminali.
di Giovanni Nazzaro (n.II_MMXV)
Il consumo di suolo in Italia continua a crescere in modo significativo: tra il 2008 e il 2013 il fenomeno ha riguardato mediamente 55 ettari al giorno, con una velocità compresa tra i 6 e i 7 metri quadrati di territorio che, nell’ultimo periodo, sono stati irreversibilmente persi ogni secondo.
di Giovanni Nazzaro (n.I_MMXV)
Censis - rapporto pubblicato il 19 marzo dal titolo “La composizione sociale dopo la crisi - Protagonisti ed esclusi della ripresa”. Per accelerare una pratica, ottenere un permesso o per altre ragioni di rapporto con la Pa, 4,2 milioni di italiani sono ricorsi ad una raccomandazione, all’aiuto di un parente, amico, conoscente; circa 800.000 italiani hanno fatto qualche tipo di regalo a dirigenti, dipendenti pubblici.
di Giovanni Nazzaro (n.IV_MMXIV)
Il 17 dicembre 2014 è stato pubblicato il rapporto di monitoraggio sul mercato del lavoro dell’ISFOL, alla sua quarta edizione, da cui spicca la figura del lavoratore con forte potenziale non utilizzato che possiamo identificare in colui che potenzialmente è disponibile a lavorare ma non intraprende azioni di ricerca attiva. Se si includesse nel calcolo del tasso di disoccupazione anche la forza lavoro potenziale, l’indicatore in Italia raggiungerebbe il 22%.
di Giovanni Nazzaro (n.III_MMXIV)
È del mese di agosto la notizia che WhatsAPP gestisce la comunicazione di 600 milioni di utenti al mese. Gli SMS inviati tramite la rete tradizionale mobile GSM o UMTS sono nettamente diminuiti ma non sono scomparsi. Analizziamo le particolarità dell’intercettazione degli SMS.
di Giovanni Nazzaro (n.III_MMXIV)
La prima edizione della “Lawful Interception Academy” si terrà dal 17 al 21 novembre di quest’anno a Roma presso la scuola “Giovanni Falcone” della Polizia Penitenziaria. Inizialmente pensata come espressione tangibile del confronto intellettuale espresso in precedenza su questa Rivista, è stata poi ridisegnata in forma di seminario e poi di scuola, a vantaggio del lettore che si è “evoluto” in ascoltatore prima ed infine in “discente”.
di Giovanni Nazzaro (n.II_MMXIV)
Il tema delle “prestazioni obbligatorie” per gli operatori di telecomunicazioni verso l’Autorità Giudiziaria è poco riconosciuto in Italia se confrontato con altri come l’antifrode o la sicurezza informatica o la sicurezza cibernetica, eppure come questi gode di una naturale autonomia in termini di competenza, al punto che non è sbagliato riferirsi ad esso come disciplina autonoma.
di Armando Frallicciardi e Giovanni Nazzaro (n.II_MMXIV)
L’aumento del traffico dati può portare alla congestione delle risorse radio per l’accesso alle reti mobili cellulari. Per ovviare a tale problema gli operatori mobili possono ricorrere al “WiFi offloading” che richiede tuttavia una particolare attenzione sotto il profilo delle intercettazioni mobili richieste dall’AG.
di Giovanni Nazzaro (n.II_MMXIV)
La Corte di giustizia europea ha invalidato la direttiva sulla data retention: il legislatore dell’Unione ha ecceduto i limiti imposti dal rispetto del principio di proporzionalità in termini di idoneità della conservazione dati, necessità della conservazione, livello di ingerenza, controllo dell’accesso ai dati, periodo di conservazione.
di Giovanni Nazzaro (n.I_MMXIV)
“Giustizia tardiva equivale a giustizia negata”. Il 17 marzo 2014 la Commissione europea ha pubblicato la seconda edizione del quadro di valutazione europeo della giustizia per promuovere la qualità, l’indipendenza e l’efficienza dei sistemi giudiziari nell’Unione europea. Tra il 2010 e il 2012 l’Italia è al primo posto per cause civili pendenti, ma il quadro di valutazione non presenta una graduatoria unica generale e non promuove un tipo particolare di sistema giudiziario.
di Giovanni Nazzaro (n.IV_MMXIII)
Dalle ultime osservazioni dell’Agcom è emerso che il numero di abbonati degli operatori virtuali non tende a fermarsi o a rallentare, raggiungendo oggi la non irrilevante cifra di 5,12 milioni. Gli operatori mobili virtuali sono soggetti all’articolato del Codice delle Comunicazioni al pari degli operatori tradizionali, con particolare riferimento all’art. 96 rubricato “Prestazioni Obbligatorie” per l’Autorità Giudiziaria.
di Giovanni Nazzaro ( n.IV_MMXIII )
Il tema dei modelli organizzativi di gestione e controllo all’interno delle società, così come disposto dal d.lgs. 231/01, che ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento la responsabilità in sede penale degli enti, ha suscitato sin dalla sua emanazione indubbio interesse, ma anche preoccupazione.
di Giovanni Nazzaro ( n.III_MMXIII )
L’economia mondiale si sta trasformando in un’economia basata su internet e occorre riconoscere il ruolo delle TIC come elemento decisivo per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Questo in sostanza il fulcro del contesto di riferimento in cui si posizionerà il nuovo regolamento proposto l’11 settembre 2013 dalla Commissione Europea, per creare il mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche.
di Giovanni Nazzaro ( n.II_MMXIII )
“Rating della legalità” assegnato dall’Agcm: il 17 aprile 2013 quattro aziende italiane hanno ricevuto le prime “stelle” come risultato della valutazione.
di Armando Frallicciardi e Giovanni Nazzaro (N. I_MMXIII)
La Rete Intelligente (il cui acronimo è RI oppure IN da Intelligent Network) è l’architettura di rete standard descritta nelle raccomandazioni ITU-T della serie Q.1200, utilizzata dalle reti di telecomunicazioni sia fisse che mobili. La RI consente agli operatori di differenziarsi tra loro offrendo servizi a valore aggiunto che quindi si aggiungono ai servizi standard di telecomunicazioni come PSTN, ISDN e servizi GSM-UMTS sui telefoni cellulari.
di Giovanni Nazzaro ( n.I_MMXIII )
È stata emanata la direttiva sulla Gara Unica delle intercettazioni, tuttavia, è opportuno ricordare che nel nostro Paese è assente una normativa di riferimento per l’esecuzione tecnica delle intercettazioni.
by Giovanni Nazzaro ( n.I_MMXIII )
Once again we find ourselves discussing interceptions, a subject of great media impact, and once again we notice the lack of technical and legal prominence that is given. Although the code of criminal procedure in chapter IV, regulates interceptions as a means of finding proof, in terms of limits of admissibility, requirements and formalities for the measure, execution of operations once the interceptions have been made, it does not add anything about how this tool should be used. There is a lack of regulations about the efficiency and execution of interceptions.
di Giovanni Nazzaro (n.IV_MMXII)
La Funzione che nelle aziende di telecomunicazioni risponde alle richieste dell’A.G. ha un ruolo fondamentale. Esempio di organizzazione di tale Funzione in termini di composizione, competenze e attività.
di Giovanni Nazzaro ( n.III_MMXII )
L’articolo del NYT del 1° aprile 2012 sulla presunta pratica di monitoraggio dei telefoni cellulari negli USA ha sollevato una serie di questioni giuridiche, costituzionali e di privacy, a tal punto che è intervenuto il deputato Edward John Markey, che si è rivolto a nove operatori americani di telefonia cellulare, chiedendo a ciascuno di rispondere a quesiti diretti sul rapporto con le forze dell’ordine e l’eventuale guadagno che ne deriverebbe.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXI)
Incontro con l’Ufficio Automazione della Procura di Roma per approfondire gli argomenti contenuti nella nota diffusa il 20 dicembre 2010 dal proc. agg. Pierfilippo Laviani, con la quale si informava che la Procura di Roma si era dotata di un sistema proprietario che le consentiva di gestire in autonomia le intercettazioni, risparmiando 1,8 milioni di euro all’anno in costi di noleggio dell’apparecchiatura necessaria.