La Giustizia riformata per il PNRR -
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXXII)
Una riforma dettata, forse troppo velocemente, dalla necessità di poter rispettare gli adempimenti previsti dal PNRR ed accedere ai relativi finanziamenti, e poco guidata anche dall’esigenza di aumentare l'autonomia della magistratura e la propria indipendenza dalla politica.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXXII)
Una riforma dettata, forse troppo velocemente, dalla necessità di poter rispettare gli adempimenti previsti dal PNRR ed accedere ai relativi finanziamenti, e poco guidata anche dall’esigenza di aumentare l'autonomia della magistratura e la propria indipendenza dalla politica.
DATA RETENTION
Il sistema SIDDA-SIDNA oggi -
di Francesco Polino (N. I_MMXXII)
Il presente contributo costituisce una rielaborazione di quello compreso nella pubblicazione fuori commercio “La Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo a 30 anni dalla sua istituzione”, edita dal Poligrafico dello Stato italiano.
di Francesco Polino (N. I_MMXXII)
Il presente contributo costituisce una rielaborazione di quello compreso nella pubblicazione fuori commercio “La Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo a 30 anni dalla sua istituzione”, edita dal Poligrafico dello Stato italiano.
La Corte di giustizia interviene nuovamente sulla data retention: urge una nuova riforma -
del prof. Giorgio Spangher (N. II_MMXXII)
Corte di giustizia UE, Grande Sezione, sentenza del 5 aprile 2022 nella causa C-140/2. La Corte di Giustizia dell'UE ha confermato che il diritto dell'Unione osta alla conservazione generalizzata e indifferenziata, per finalità di lotta ai reati gravi, dei dati relativi al traffico e dei dati relativi all'ubicazione riguardanti le comunicazioni elettroniche.
del prof. Giorgio Spangher (N. II_MMXXII)
Corte di giustizia UE, Grande Sezione, sentenza del 5 aprile 2022 nella causa C-140/2. La Corte di Giustizia dell'UE ha confermato che il diritto dell'Unione osta alla conservazione generalizzata e indifferenziata, per finalità di lotta ai reati gravi, dei dati relativi al traffico e dei dati relativi all'ubicazione riguardanti le comunicazioni elettroniche.
LEGGI E NORME
Contrasto alle mafie nell’economia legale: le interdittive antimafia -
del Col. Michele Lippiello e Felice Piemontese (N. II_MMXXII)
Legge 29 dicembre 2021, n. 233. Il presente contributo intende fornire, soprattutto alla luce dei recenti aggiornamenti normativi intervenuti per mezzo del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152 convertito con modificazioni dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, una panoramica complessiva del sistema delle informazioni antimafia previste nell’ambito del decreto-legislativo 6 settembre 2011, n. 159, più comunemente conosciuto come codice antimafia.
del Col. Michele Lippiello e Felice Piemontese (N. II_MMXXII)
Legge 29 dicembre 2021, n. 233. Il presente contributo intende fornire, soprattutto alla luce dei recenti aggiornamenti normativi intervenuti per mezzo del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152 convertito con modificazioni dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, una panoramica complessiva del sistema delle informazioni antimafia previste nell’ambito del decreto-legislativo 6 settembre 2011, n. 159, più comunemente conosciuto come codice antimafia.
Aspetti normativi e sanzionatori sulla contraffazione e falsificazione farmaceutica con vendita illegale online -
del Ten. Col. RT Katja Carboni e del Dott. Achille Iachino (N. II_MMXXII)
Il contrasto alla contraffazione e/o falsificazione farmaceutica è una tematica ampiamente discussa in ambito nazionale e internazionale, disciplinata da due distinti disposti normativi: D.Lgs 30/2005 s.m.i. (Codice della proprietà industriale) per la contraffazione e D.Lgs 219/2006 s.m.i. (codice comunitario sui medicinali per uso umano) per la falsificazione. Con il termine “contraffazione farmaceutica” si indica qualsiasi medicinale che si presenti come una falsa rappresentazione rispetto a quello originale. Il crescente uso delle tecnologie digitali per l’acquisto di prodotti online coinvolge anche tale settore, aprendo a nuovi scenari e sfide. Parimenti, l’attività di controllo si è adattata a queste nuove possibilità, adottando provvedimenti e approcci adeguati a garantire la sicurezza della salute pubblica. Un esempio su tutti, il contrasto ai siti che vendono farmaci irregolarmente: basti pensare che tra il 2020 e il 2021 sono stati ben 567 i siti oscurati e che neppure in un caso si è invocato un ricorso. La materia è tuttavia in continua evoluzione e latrice di notevole complessità, motivo per cui si rende necessario un adeguato stato dell’arte in grado di delineare i punti salienti con semplice chiarezza.
del Ten. Col. RT Katja Carboni e del Dott. Achille Iachino (N. II_MMXXII)
Il contrasto alla contraffazione e/o falsificazione farmaceutica è una tematica ampiamente discussa in ambito nazionale e internazionale, disciplinata da due distinti disposti normativi: D.Lgs 30/2005 s.m.i. (Codice della proprietà industriale) per la contraffazione e D.Lgs 219/2006 s.m.i. (codice comunitario sui medicinali per uso umano) per la falsificazione. Con il termine “contraffazione farmaceutica” si indica qualsiasi medicinale che si presenti come una falsa rappresentazione rispetto a quello originale. Il crescente uso delle tecnologie digitali per l’acquisto di prodotti online coinvolge anche tale settore, aprendo a nuovi scenari e sfide. Parimenti, l’attività di controllo si è adattata a queste nuove possibilità, adottando provvedimenti e approcci adeguati a garantire la sicurezza della salute pubblica. Un esempio su tutti, il contrasto ai siti che vendono farmaci irregolarmente: basti pensare che tra il 2020 e il 2021 sono stati ben 567 i siti oscurati e che neppure in un caso si è invocato un ricorso. La materia è tuttavia in continua evoluzione e latrice di notevole complessità, motivo per cui si rende necessario un adeguato stato dell’arte in grado di delineare i punti salienti con semplice chiarezza.
La tutela dell’ambiente tra i principi fondamentali della nostra Costituzione -
del Col. Michele Lippiello e della dott.ssa Valentina Vattani (N. II_MMXXII)
Legge costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1. La proposta di legge costituzionale A.C. 3156-B in materia di tutela dell'ambiente è stata approvata dalla Camera dei deputati in via definitiva, in seconda deliberazione, nella seduta dell'8 febbraio 2022. La legge costituzionale inserisce nella Carta costituzionale un espresso riferimento alla tutela dell’ambiente e degli animali, recando modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione. In particolare, integrando l'articolo 9 della Costituzione, la legge in esame introduce tra i principi fondamentali la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. Inoltre, il nuovo articolo 41 della Costituzione prevede che l'iniziativa economica non possa svolgersi in modo da recare danno alla salute e all'ambiente e che la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini ambientali.
del Col. Michele Lippiello e della dott.ssa Valentina Vattani (N. II_MMXXII)
Legge costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1. La proposta di legge costituzionale A.C. 3156-B in materia di tutela dell'ambiente è stata approvata dalla Camera dei deputati in via definitiva, in seconda deliberazione, nella seduta dell'8 febbraio 2022. La legge costituzionale inserisce nella Carta costituzionale un espresso riferimento alla tutela dell’ambiente e degli animali, recando modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione. In particolare, integrando l'articolo 9 della Costituzione, la legge in esame introduce tra i principi fondamentali la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. Inoltre, il nuovo articolo 41 della Costituzione prevede che l'iniziativa economica non possa svolgersi in modo da recare danno alla salute e all'ambiente e che la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini ambientali.
Divieto di utilizzo fino al 2024 di sistemi di videosorveglianza con riconoscimento facciale - di Elena Bassoli Legge 3 dicembre 2021, n. 205 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 ottobre 2021, n. 139, recante disposizioni urgenti per l’accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, nonché per l’organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali. Il nuovo testo prevede la sospensione, fino all’entrata in …
TECHNOLOGY
Metaverso e fenomenologia -
di Valerio Fumi (N. II_MMXXII)
Il metaverso consisterà in un mondo virtuale 3D accessibile con connessione internet ed un proprio avatar che, grazie a dispositivi speciali, simulerà le percezioni dei sensi in modo completamente immersivo, rendendo realistica la percezione del contatto fisico. La sfida lanciata dal Metaverso risiede anche nella capacità di disciplinarlo in tempo con norme giuridiche chiare. Come sempre in questi nuovi contesti sarà necessario trovare un bilanciamento fra sicurezza e privacy.
di Valerio Fumi (N. II_MMXXII)
Il metaverso consisterà in un mondo virtuale 3D accessibile con connessione internet ed un proprio avatar che, grazie a dispositivi speciali, simulerà le percezioni dei sensi in modo completamente immersivo, rendendo realistica la percezione del contatto fisico. La sfida lanciata dal Metaverso risiede anche nella capacità di disciplinarlo in tempo con norme giuridiche chiare. Come sempre in questi nuovi contesti sarà necessario trovare un bilanciamento fra sicurezza e privacy.
Explainable Artificial Intelligence nel Processo Civile: riflessioni e spunti operativi -
di Francesco Rundo e Agatino Luigi Di Stallo (n.II_MMXXII)
Le applicazioni basate su algoritmi di Artificial Intelligence (AI), stanno rivoluzionando significativamente la nostra società contribuendo attivamente ad un miglioramento delle performance in vari settori, dalla medicina alla robotica all’economia e “last but not least” al settore della Giustizia. In quest’ultimo ambito, i termini e le relative teorie sottese, quali “Giustizia Predittiva” o “Giustizia Intelligente” stanno progressivamente incidendo nei processi decisionali che gli organi governativi sono spesso chiamati a valutare per legiferare nell’ambito di riforme da operare in vari settori tra cui, appunto, quella della Giustizia con special focus al mondo propriamente giudiziario legato ai processi. Il presente contributo illustrerà sommariamente gli indubbi vantaggi che il mondo giuridico potrebbe ricavare dall’introduzione di una particolare estensione dell’AI, ossia l’Explainable AI che alle tecniche analitiche classiche del deep learning, associa delle metodiche di interpretabilità dei modelli AI al fine di consentire una validazione robusta del modello inferenziale con cui tali approcci pervengono a decisioni predittive.
di Francesco Rundo e Agatino Luigi Di Stallo (n.II_MMXXII)
Le applicazioni basate su algoritmi di Artificial Intelligence (AI), stanno rivoluzionando significativamente la nostra società contribuendo attivamente ad un miglioramento delle performance in vari settori, dalla medicina alla robotica all’economia e “last but not least” al settore della Giustizia. In quest’ultimo ambito, i termini e le relative teorie sottese, quali “Giustizia Predittiva” o “Giustizia Intelligente” stanno progressivamente incidendo nei processi decisionali che gli organi governativi sono spesso chiamati a valutare per legiferare nell’ambito di riforme da operare in vari settori tra cui, appunto, quella della Giustizia con special focus al mondo propriamente giudiziario legato ai processi. Il presente contributo illustrerà sommariamente gli indubbi vantaggi che il mondo giuridico potrebbe ricavare dall’introduzione di una particolare estensione dell’AI, ossia l’Explainable AI che alle tecniche analitiche classiche del deep learning, associa delle metodiche di interpretabilità dei modelli AI al fine di consentire una validazione robusta del modello inferenziale con cui tali approcci pervengono a decisioni predittive.
SECURITY
La Direttiva NIS2: nuovi obblighi e opportunità -
di Davide Pierattoni (N. II_MMXXII)
La recente relazione Threat landscape 2021 dell’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (Enisa) sottolinea che gli attacchi cibernetici sono aumentati nel 2020 e nel 2021. Non soltanto in termini di vettori e numeri, ma anche in termini di impatto, sotto la spinta della pandemia Covid-19. Eppure aziende e istituzioni europee spendono il 41% in meno per la sicurezza informatica rispetto agli Stati Uniti. La Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento europeo ha dato il via libera ad ampia maggioranza alla bozza della nuova direttiva, già ribattezzata Nis 2, e all’apertura di negoziati con il Consiglio europeo. La proposta prevede requisiti più stringenti per imprese, amministrazioni e Stati in termini di gestione del rischio, obblighi di segnalazione e condivisione delle informazioni, facendo chiarezza sugli equilibri tra la direttiva e le norme europee in materia di privacy (Gdpr e ePrivacy) che attualmente rappresentano un freno alla condivisione delle informazioni tra i Paesi.
di Davide Pierattoni (N. II_MMXXII)
La recente relazione Threat landscape 2021 dell’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (Enisa) sottolinea che gli attacchi cibernetici sono aumentati nel 2020 e nel 2021. Non soltanto in termini di vettori e numeri, ma anche in termini di impatto, sotto la spinta della pandemia Covid-19. Eppure aziende e istituzioni europee spendono il 41% in meno per la sicurezza informatica rispetto agli Stati Uniti. La Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento europeo ha dato il via libera ad ampia maggioranza alla bozza della nuova direttiva, già ribattezzata Nis 2, e all’apertura di negoziati con il Consiglio europeo. La proposta prevede requisiti più stringenti per imprese, amministrazioni e Stati in termini di gestione del rischio, obblighi di segnalazione e condivisione delle informazioni, facendo chiarezza sugli equilibri tra la direttiva e le norme europee in materia di privacy (Gdpr e ePrivacy) che attualmente rappresentano un freno alla condivisione delle informazioni tra i Paesi.
GIURISPRUDENZA
Il bitcoin è un prodotto finanziario se acquistato con finalità d’investimento -
di Pietro Errede (n.II_MMXXII)
Allo stato, può ritenersi il bitcoin un prodotto finanziario qualora acquistato con finalità d'investimento: la valuta virtuale, quando assume la funzione, e cioè la causa concreta, di strumento d'investimento e, quindi, di prodotto finanziario, va disciplinato con le norme in tema di intermediazione finanziaria (art. 94 ss. T.U.F.), le quali garantiscono attraverso una disciplina unitaria di diritto speciale la tutela dell'investimento. Il ricorrente contestava la valutazione operata dal Tribunale del bitcoin come strumento di investimento in quanto assimilata all'oro digitale.
di Pietro Errede (n.II_MMXXII)
Allo stato, può ritenersi il bitcoin un prodotto finanziario qualora acquistato con finalità d'investimento: la valuta virtuale, quando assume la funzione, e cioè la causa concreta, di strumento d'investimento e, quindi, di prodotto finanziario, va disciplinato con le norme in tema di intermediazione finanziaria (art. 94 ss. T.U.F.), le quali garantiscono attraverso una disciplina unitaria di diritto speciale la tutela dell'investimento. Il ricorrente contestava la valutazione operata dal Tribunale del bitcoin come strumento di investimento in quanto assimilata all'oro digitale.
DIGITAL FORENSICS
Tecniche di Cloud Forensics - di Fabio Massa La quantità di servizi basati su cloud per il consumatore ha aumentato notevolmente la capacità di elaborazione e di archiviazione. Molte applicazioni basate sul modello client-server sono in realtà servizi PaaS su cloud, utilizzati in modo trasparente al consumatore. Oggi la Cloud Forensics assume pertanto un ruolo importante nelle indagini elettroniche, ma …