Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ritiene necessario avviare una consultazione del mercato sui correttivi al decreto legislativo 1 agosto 2003 n. 259 come modificato dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, di recepimento della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018.
La consultazione, rivolta principalmente agli Operatori di mercato delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica,è finalizzata ad acquisire l’orientamento del mercato sull’applicazione della nuova normativa di settore, ad un anno dall’entrata in vigore del decreto, in coerenza con gli obiettivi della direttiva individuati all’interno della Strategia per il mercato unico digitale in Europa ed è rivolta, in particolare, agli operatori di mercato delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica.
Il documento di consultazione e le comunicazioni fornite dai soggetti che aderiscono all’indagine non costituiscono alcun titolo, condizione o vincolo rispetto ad eventuali successive decisioni di questa Amministrazione e/o delle competenti Autorità nazionali di regolamentazione, in relazione ai temi trattati. I contributi e le comunicazioni in risposta ai quesiti posti in consultazione, preferibilmente da sintetizzare in massimo 30 pagine, dovranno essere inviati entro il termine del 31 maggio 2023.
Testo della consultazione
Consultazione pubblica concernente lo schema di Decreto legislativo di correzione del Decreto legislativo 1 agosto 2003 n. 259 come modificato dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207 ai sensi dell’articolo 4 della legge di delegazione europea 2019-2020 (legge 22 aprile 2021, n.53) per l’attuazione della direttiva (UE) 2018/1972.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ritiene necessario avviare una consultazione del mercato sui correttivi al Decreto legislativo 1 agosto 2003 n. 259 come modificato dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, di recepimento della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018.
La consultazione pubblica, rivolta principalmente agli Operatori di mercato delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica, oltre a costituire un obbligo, rappresenta una grande opportunità per acquisire l’orientamento del mercato sull’applicazione, ad un anno dall’entrata in vigore del decreto, della nuova normativa di settore, in coerenza con gli obiettivi della direttiva individuati all’interno della Strategia per il mercato unico digitale in Europa.
L’aggiornamento al decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, come modificato dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, consente di eliminare i refusi in esso contenuti, permettere l’aggiornamento dei riferimenti normativi e introdurre, sulla scorta delle riforme di semplificazione intervenute, ulteriori nuove procedure semplificate relativamente a specifiche ipotesi.
Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione è costituito da alcune nuove definizioni che aggiornano l’ambito applicativo della disciplina di settore. Tale modifica, orientata ad adeguare le attuali previsioni normative alle nuove dinamiche tecnologiche e di mercato e ad armonizzare corrispondentemente le definizioni settoriali, determina un adeguamento normativo legato allo sviluppo delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica orientato anche al nuovo contesto europeo di riferimento relativo ai servizi digitali.
La consultazione è curata dalla Divisione I della Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Si ritiene opportuno far presente che tale documento e le comunicazioni fornite dai soggetti che aderiscono alla presente indagine non precostituiscono alcun titolo, condizione o vincolo rispetto ad eventuali successive decisioni di questa Amministrazione e/o delle competenti Autorità nazionali di regolamentazione, in relazione ai temi ivi trattati.
I contributi e le comunicazioni in risposta ai quesiti posti in consultazione pubblica, preferibilmente da sintetizzare in massimo 30 pagine, dovranno essere inviati entro e non oltre il 31 maggio 2023 al seguente indirizzo PEC: dgscerp.div1@pec.mise.gov.it ed anticipati via mail all’indirizzo: donatella.proto@mise.gov.it . Non saranno prese in considerazione risposte pervenute oltre il termine sopra indicato.
I punti sui quali si ritiene opportuno ricevere indicazioni e commenti, in considerazione dei criteri di cui all’articolo 4 della legge di delegazione europea 22 aprile 2021, n.53, di quanto previsto dall’articolo 31, comma 5, della legge 24 dicembre 2012 n. 234 ed in base alla direttiva UE 2018/1972, sono relativi ai seguenti ambiti:
- aggiornamento e modifica delle definizioni, in particolare con riferimento all’interconnessione e all’identificazione degli utenti;
- eventuali modifiche ai meccanismi diretti a migliorare il grado di rispondenza tra i sistemi di mappatura geografica delle reti a banda larga e ad altissima capacità e l’effettiva copertura delle stesse sul territorio nazionale;
- necessità di modifiche dell’apparato sanzionatorio;
- ulteriori misure di semplificazione da introdurre per agevolare e sviluppare la connettività e per potenziare gli investimenti in reti a banda ultralarga, sia fisse che mobili, garantendo l’accesso generalizzato alle reti ad altissima velocità e la loro diffusione sul territorio;
- eventuale estensione del diritto di prelazione e riscatto anche nel caso di atti costitutivi o traslativi di diritti reali minori su beni immobili destinati all’installazione ed all’esercizio degli impianti di comunicazione elettronica ad uso pubblico;
- eventuale estensione dell’accesso a tutte le parti degli immobili per tutti i casi di installazione e manutenzione di infrastrutture di comunicazione elettronica;
- valutazioni sull’impianto normativo in materia di tutela dei consumatori, con particolare riferimento alle tematiche legate alle risorse di numerazione ed alla qualità dei servizi;
- valutazioni sul regime del servizio universale inteso come strumento di protezione dei consumatori con basso reddito o con esigenze sociali; in particolare, sul tema della parità di accesso ai servizi di comunicazione elettronica e sul servizio di telefonia pubblica stradale, in considerazione alla necessità di continuare a garantire il servizio di telefonia pubblica nei luoghi quali ospedali e strutture sanitarie equivalenti, carceri e caserme, con almeno 50 occupanti stabili;
- valutazioni sull’impianto normativo in materia delle prestazioni obbligatorie, in particolare, in relazione al tema dei rimborsi dei costi per sistemi e risorse dedicati esclusivamente alla fornitura delle prestazioni obbligatorie ai fini di giustizia alla luce dei principi di non discriminazione, proporzionalità e trasparenza;
- valutazione della responsabilità degli operatori, titolari di autorizzazione generale, a mettere in chiaro le comunicazioni criptate nei casi in cui i servizi di comunicazione siano forniti da terze parti e nei casi in cui non dispongano degli strumenti per decifrare le comunicazioni criptate effettuate attraverso applicazioni o sistemi utilizzati autonomamente dall’utente o per servizi non forniti per iniziativa dell’operatore stesso;
- possibilità di inserire una disciplina dettagliata rispetto ai soggetti che fanno un uso indiretto della numerazione;
- previsione di una disciplina specifica e di un regime autorizzatorio per i servizi di Call Center;
- aggiornamento della vigente disposizione legislativa sulla esenzione dai contributi e adeguamento delle disposizioni in materia di diritti amministrativi per gli operatori radiofonici digitali;
- eventuale revisione dei contributi per i diritti d’uso delle frequenze relativi al settore satellitare, fermo restando la necessità di garantire l’invarianza di gettito e l’uso efficiente dello spettro;
- eventuale inserimento di un meccanismo per cui i maggiori generatori di traffico contribuiscano allo sviluppo della rete attraverso un sistema di pagamenti diretti o indiretti al fine di partecipare in modo equo e proporzionato ai costi di beni, servizi e infrastrutture pubbliche a beneficio di tutti i cittadini (fair share);
- eventuali considerazioni sulla portata applicativa delle disposizioni del Regolamento UE 2022/2065 (cd. Digital Service Act) e del Regolamento 2022/1925 (cd. Digital Market Act);
- eventuali considerazioni sulla portata applicativa della proposta di regolamento UE recante misure volte a ridurre i costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica Gigabit e che abroga la direttiva 2014/61/UE;
- varie ed eventuali.
Questo nuovo obiettivo regolatorio si affianca a quelli già esistenti di promozione e mantenimento delle dinamiche concorrenziali, di tutela dei consumatori e di consolidamento del mercato interno.
Inoltre, è da considerare che l’aggiornamento delle disposizioni, volte a favorire il celere sviluppo delle infrastrutture digitali consentono di raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea nella comunicazione “2030 Digital Compass: The European way for the Digital Decade” del 9 marzo 2021 (“Comunicazione sulla bussola per il digitale 2030”). Al contempo, il Parlamento europeo e il Consiglio sono intervenuti con la Proposta di decisione che ha istituito il programma strategico per il 2030 “Percorso per il decennio digitale” (“Path to the Digital Decade”), allo scopo di garantire il conseguimento delle finalità e degli obiettivi per la trasformazione digitale nel rispetto dei valori dell’UE e mettendo in atto un processo chiaro, strutturato e collaborativo per raggiungere tale risultato.
Alla luce di tutto quanto ciò premesso, e fermo restando le facoltà rimesse nella delega legislativa al Governo contenuta nell’articolo 4 della legge di delegazione europea 2019-2020 (legge 22 aprile 2021, n.53) per l’attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 e di quanto previsto dall’articolo 31, comma 5, della legge 24 dicembre 2012 n. 234, si richiedono a tal fine eventuali proposte, valutazioni, osservazioni e suggerimenti da parte dei soggetti interessati sui punti di seguito indicati.
1. Il rispondente ha osservazioni da esporre in merito agli aspetti generali trattati nel presente documento?
2. Il rispondente ha opinioni in merito ad eventuali aggiornamenti e/o modifiche alle definizioni contenute nel decreto oggetto di revisione? 3. Il rispondente ha delle osservazioni o proposte circa l’introduzione di meccanismi diretti a migliorare il grado di rispondenza tra i sistemi di mappatura geografica delle reti a banda larga e ad altissima capacità e l’effettiva copertura delle stesse sul territorio nazionale, con misure adeguate a garantire maggiore qualità/attendibilità delle informazioni previsionali fornite dagli operatori? 4. Il rispondente ha osservazioni riguardo la necessità di modifiche all’apparato sanzionatorio vigente? 5. Il rispondente ritiene che lo sviluppo di nuove reti per la fornitura di servizi di comunicazione elettronica ad altissima velocità possa avvenire anche attraverso una più razionale regolamentazione ed efficiente gestione dello spettro radio? 6. Il rispondente ritiene che si debba operare un’ulteriore semplificazione dei procedimenti di autorizzazione all’installazione di reti e infrastrutture di comunicazioni elettroniche o che vi siano altre condizioni ostative su cui intervenire al fine di favorire lo sviluppo delle reti ad altissima capacità? 7. Il rispondente ha osservazioni in merito all’eventuale estensione del diritto di prelazione e riscatto anche nel caso di atti costitutivi o traslativi di diritti reali minori su beni immobili destinati all’installazione ed all’esercizio di impianti di comunicazione elettronica ad uso pubblico? 8. Il rispondente ha osservazioni in merito all’eventuale estensione dell’accesso a tutte le parti degli immobili per tutti i casi di installazione, manutenzione ed adeguamento di infrastrutture di comunicazione elettronica e ritiene che siano necessari interventi normativi finalizzati a sostenere l’end of sale e l’end of service dei servizi su rame? 9. Il rispondente ha osservazioni relative all’assegnazione ed utilizzo risorse di numerazione in relazione alla qualità dei servizi ed alla tutela dei consumatori? 10. Il rispondente ha osservazioni da proporre in relazione al regime del servizio universale alla luce degli sviluppi tecnologici e di mercato e in considerazione della necessità di garantire a tutti i consumatori un equo accesso alla connettività? 11. Il rispondente ha osservazioni da proporre in relazione alla disciplina delle prestazioni obbligatorie? 12. Il rispondente ha osservazioni da proporre in relazione al tema della responsabilità degli operatori, titolari di autorizzazione generale, a mettere in chiaro le comunicazioni criptate nei casi in cui i servizi di comunicazione siano forniti da terze parti e nei casi in cui non dispongano degli strumenti per decifrare le comunicazioni criptate effettuate attraverso applicazioni o sistemi utilizzati autonomamente dall’utente o per servizi non forniti per iniziativa dell’operatore stesso? 13. Il rispondente ha osservazioni in merito alla necessità di introdurre una disciplina specifica per i soggetti che fanno un uso indiretto della numerazione? 14. Il rispondente ha osservazioni in merito alla previsione di una disciplina specifica e all’introduzione di un regime autorizzatorio per i servizi di Call Center? 15. Il rispondente ha informazioni o osservazioni da esporre in merito all’adeguamento delle disposizioni in materia di diritti amministrativi per gli operatori radiofonici digitali? 16. Il rispondente ha informazioni od osservazioni da esporre in merito alle previsioni in materia di contributi relativi al settore satellitare? 17. Il rispondente ha osservazioni da proporre sull’eventuale inserimento dell’obbligo di partecipazione ai costi di beni, servizi e infrastrutture pubbliche per i maggiori generatori di traffico (cd faire share)? 18. Il rispondente ha delle osservazioni da proporre sugli aspetti di pertinenza relativi Regolamento UE 2022/2065 (cd. Digital Service Act), al Regolamento 2022/1925 (cd. Digital Market Act) ed alla proposta di regolamento UE recante misure volte a ridurre i costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica Gigabit e che abroga la direttiva 2014/61/UE? |