BlackBerry: intercettabilità dei servizi (I Parte)

di Giovanni Nazzaro

Corte di Cassazione, Sezione III Penale, sentenza n. 50452 del 10 novembre 2015 e depositata il 23 dicembre 2015

Gli imputati coinvolti nelle intercettazioni, e sui quali il Tribunale di Roma aveva imposto la custodia cautelare per concorso in traffico di sostanze stupefacenti, si sono rivolti alla Suprema Corte affermando che le chat intercettate non sarebbero prove ammissibili in giudizio in quanto effettuate tramite dispositivi Blackberry. La società che gestisce il servizio ha sede in Canada e perciò per procedere all’acquisizione dei dati sarebbe stata necessaria la rogatoria internazionale. La Cassazione ha confermato che è principio consolidato che l’instradamento delle telefonate estere ad uno specifico “nodo” telefonico posto in Italia non rende necessaria la rogatoria internazionale in quanto l’intera attività di captazione e registrazione avviene sul territorio dello Stato.

In questo numero: 1. Introduzione, 2. Identificativi dell’utente BlackBerry, 3. I servizi di messagistica del BlackBerry, 3.1 PIN-2-PIN Messaging. 3.2 BlackBerry Messenger, 4. I servizi BIS e BES, 4.1. I servizi BIS (Blackberry Internet Solution), 4.2  I servizi BES (Blackberry Enterprise Solution). Nel prossimo numero: 5. Cifratura delle comunicazioni, 5.1 BBM Protected, 6. La sentenza n. 50452/2015 della Corte di Cassazione, 6.1 Intercettazioni delle utenze straniere in roaming, 6.2 Intercettazione delle comunicazioni caratteristiche del Blackberry, 7. Conclusioni.

 


 

1.     Introduzione
Il cellulare BlackBerry (BB) è comparso verso la fine degli anni ’90 ed è stato lo strumento d’eccellenza e status symbol del dirigente o imprenditore poiché capace di gestire, per la prima volta in mobilità, e-mail, messaggistica peer-to-peer, fax oltre alle normali telefonate e SMS. Prima degli attuali smartphone c’era solo il BlackBerry, con la sua caratteristica rotellina sul lato, presente nei primi modelli e sostituita poi dal trackball al centro, prodotto dalla Research in Motion (RIM) Limited, società canadese fondata nel 1984 da due studenti di ingegneria, Mike Lazaridis e Douglas Fregin.

La sua diffusione a livello mondiale è stata crescente fino al 2013, anno in cui ha raggiunto il picco con circa 80 milioni di utenti, poi è diminuita sempre più fino a raggiungere l’attuale valore di circa 23 milioni di utenti (“Q4 Fiscal 2016 Results Announcement”, April 1, 2016) a causa della concorrenza, di alcune scelte strategiche aziendali e di problemi tecnici di piccole o grandi dimensioni (ricordiamo nell’ottobre 2011 la più grande interruzione del servizio BB che non permise a decine di milioni di utenti in Europa, Medio Oriente, Africa e Nord America di ricevere o inviare e-mail e messaggi). L’arrivo dell’Iphone nel 2007 e dell’Android nel 2008 con il cellulare HTC Dream hanno quindi stabilito nuovi standard e funzionalità, indotto un nuovo gusto negli utenti a cui il BlackBerry non ha saputo controbattere.

Nel frattempo il BlackBerry si è comunque evoluto, cambiando sistema operativo da Java a QNX fino alla conversione (o arresa) ad Android, seppur modificato per incrementare l’efficienza e la sicurezza. Anche dal punto di vista societario la “RIM Limited” è stata sostituita del 2013 dalla “BlackBerry limited”.

Considerando il BlackBerry come dispositivo a se, ormai Android padroneggia a livello mondiale: secondo le più recenti statistiche l’82,8% di tutti gli smartphone del mondo ha un sistema operativo Android, il 13,9% iOS, il 2,6% Windows mentre solo lo 0,3% il BlackBerry (rif. “Smartphone OS Market Share”, 2015 Q2, IDC Research, Inc.). Sappiamo tuttavia che quando si parla di intercettazione delle comunicazioni le statistiche non valgono più: dal più diffuso al meno utilizzato dei servizi e dei cellulari, l’attenzione si presta tutta sulla comprensione del servizio prima e della sua intercettabilità poi.

 

2.     Identificativi dell’utente BlackBerry
Ogni dispositivo BlackBerry è identificato da un codice alfanumerico di 8 cifre detto PIN (Personal Identification Number). Il PIN non può essere modificato manualmente sul dispositivo ed è univoco per ogni BlackBerry. A settembre 2012, con l’evoluzione delle proprie piattaforme, la modalità di identificazione ufficiale della BlackBerry è stata sostituita con il “BlackBerry ID” (BBID).

Un BlackBerry ID è costituito da un indirizzo e-mail e una password che consentono di accedere a siti web, alle applicazioni e ai servizi BlackBerry. Se si cambia dispositivo BlackBerry, un BBID consente di trasferire i propri dati al nuovo dispositivo. Infatti, tutte le attività effettuate con questo identificativo sono tracciate, quindi è possibile:
recuperare lo storico delle applicazioni (APP) acquistate e delle opzioni di pagamento nello storefront BlackBerry World;
utilizzare funzioni quali il backup e lo spostamento di contatti BBM in un altro dispositivo BlackBerry;
attivare e disattivare BlackBerry Protect, che consente di individuare il dispositivo BlackBerry e proteggerne i dati in caso di smarrimento o furto (è possibile gestire fino a sette dispositivi con un account BlackBerry Protect).

Quando viene creato un “BlackBerry ID”, tuttavia, viene anche creato automaticamente e in modo casuale un codice che rappresenterà il codice PIN associato. Recentemente è stata data la possibilità, a pagamento, di personalizzare il codice PIN associato al BBID: in forma di abbonamento mensile, è possibile associare un alias, chiamato PIN personalizzato, che però non sostituisce il PIN originario.

 

…continua su EDICOLeA 

 


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