Redattore della rivista “Dialoghi di diritto tributario” (poi: Dialoghi tributari) dal 2005 e dell’Enciclopedia “Il Diritto” de Il Sole 24 Ore (2008).
Docente aggiunto di Diritto Tributario II presso l’Accademia della Guardia di Finanza (A.A. 2010/2011 e 2011/2012).
Articoli pubblicati
di Simone Covino e Mauro Vaglio (N. II_MMXVI)
Agenzia delle Entrate - Circolare n. 16/E del 28/04/2016 “Prevenzione e contrasto all’evasione - Indirizzi operativi”. La Circolare 16/E del 28/04/2016 indica operativamente all’Amministrazione Finanziaria nuove misure di prevenzione e contrasto all’evasione. L’invito alla distensione dei rapporti coi contribuenti, alla trasparenza ed alla compliance, già contenuto nella delega fiscale attuata con i Decreti del 2015, si traduce in una promessa di maggior contraddittorio e minor formalismo, a vantaggio di una valutazione delle situazioni concrete. Proprio in quest’ottica, per contro, “alle notizie ritraibili dalle banche dati si aggiungono quelle che pervengono da altre fonti, ivi incluse fonti aperte, per cui lo scenario informativo è ampio e variegato” e ricomprende senz’altro le informazioni che malaccortamente il contribuente condivide su Facebook e sugli altri social media.
di Simone Covino e Mauro Vaglio (N. I_MMXVI)
Corte di Cassazione, Sezione VI Civile, ordinanze n. 8605 e 8606 del 15 aprile 2015 e depositate il 28 aprile 2015 La c.d. “lista Falciani” è un documento contenenti nomi di contribuenti presunti evasori, sottratto alla banca svizzera Hsbc da un ex dipendente della stessa che aveva perpetrato non solo il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico (art. 615-ter c.p.), ma anche quello di appropriazione indebita di dati personali (articoli 846 e 61, n. 11, c.p.).
di Mauro Vaglio e Simone Covino (n. I_MMXIV)
Decreto Legge 28 gennaio 2014, n. 4. Dopo la Legge europea per il 2013, che ha modificato la disciplina del monitoraggio fiscale degli investimenti esteri e delle attività finanziarie detenute all’estero, il D.L. n. 4 del 28 gennaio 2014 ha poi previsto la riduzione delle sanzioni per la violazione di detta disciplina, ove il contribuente acceda alla apposita procedura di autodenuncia dei capitali detenuti all’estero (voluntary disclosure). È forse l’ultima chance per mettersi in regola, prima che entrino in vigore gli accordi tra Stati sullo scambio di informazioni.
di Mauro Vaglio e Simone Covino ( n.II_MMXIII )
Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 25 marzo 2013 - Prot. n. 2013/37561. La recente realizzazione di una anagrafe tributaria dei rapporti bancari risponde ad una logica di acquisizione di dati più o meno grezzi da parte del Fisco, il quale tenta per questa via di facilitare la lotta all’evasione. Più che i profili di privacy, il limite strutturale a questa tipologia di indagine sta nel fatto che la banca svolge il ruolo “passivo” di depositaria, ed è ignara delle ragioni di versamenti e prelevamenti. Da qui, l’introduzione di presunzioni legali pro fisco, secondo cui tutti i versamenti e i prelevamenti non spiegati dal contribuente, si considerano sic et simplicitercome ricavi evasi.
di Mauro Vaglio e Simone Covino ( n.I_MMXIII )
Agenzia delle Entrate, Comunicato stampa del 20 gennaio 2013. «I pensionati, titolari della sola pensione, non saranno mai selezionati dal nuovo redditometro che e’ uno strumento che verrà utilizzato per individuare i finti poveri e, quindi, l’evasione ‘spudorata’, ossia quella ritenuta maggiormente deplorevole dal comune sentire: già in fase di selezione, le posizioni con scostamenti inferiori a 12.000 euro non saranno prese in considerazione».