Dopo aver superato, solo apparentemente, il grave scandalo sull’utilizzo dei dati forniti dagli operatori mobili nazionali ed elaborati in modo errato per essere poi utilizzati nelle indagini, la Danimarca ha analizzato tutte le problematiche del suo sistema informatico e le procedure utilizzate dalle forze di polizia. Lo scandalo sui dati di telecomunicazioni ha seriamente compromesso circa 10.000 indagini di polizia e processi penali dal 2012.
Nel prossimo numero di Sicurezza e Giustizia di giugno 2020 sarà pubblqicato un resoconto dettagliato dell’accaduto che, tra l’altro, ha evidenziato tutte le tipiche problematiche di un sistema chiuso dove cliente e fornitore sono lo stesso soggetto, dove il sistema informatico è gestito da un singolo dipendente della polizia danese e dove manca un controllo di qualità indipendente e validazione dei dati da parte di un soggetto esterno.
Il contenuto del caso evidenzia l’importanza e la necessità che il software aderisca ai principi di privacy by default e privacy by design.