L’evoluzione delle tecnologie sta conducendo allo sviluppo di nuove SIM, dette eSIM (Embedded Sim) programmabili da remoto. Il GSMA ha definito specifiche tecniche per lo sviluppo di queste eSIM che si riferiscono alle comunicazioni sia machine-to-machine sia person-to-person. Per identificare la singola eSIM e più specificatamente l’Embedded Universal Integrated Circuit Card (eUICC), tali specifiche prevedono l’introduzione di un nuovo identificatore denominato eUICC Identifier (EID).
La struttura dell’EID è definita dalla Raccomandazione ITU E.118 sul “The international telecommunication charge card” ed include i seguenti campi identificativi: Codice internazionale del singolo Paese (39 per l’Italia); Identificatore del soggetto che emette le SIM, Issuer Identifier Number (IIN). Ad oggi, il Ministero dello sviluppo economico ha già ricevuto una prima richiesta di assegnazione dell’IIN al fine di generare i codici EID da parte di una manifatturiera.
1. La eSIM sostituisce la SIM estraibile
Una eSIM (Embedded Subscriber Identity Module) è fisicamente integrata nel terminale mobile e non può essere rimossa per essere sostituita con un’altra SIM.
La eSIM è la transizione dalla SIM tradizionale, estraibile, ad una SIM inserita in modo non asportabile dal dispositivo mobile. La eSIM elimina la necessità di utilizzare il supporto fisico esterno rimovibile UICC (Universal Integrated Circuit Card). Le credenziali, i parametri di sicurezza e l’IMSI (International Mobile Subscriber Identity) sono inserite nella eUICC che è parte integrante del dispositivo.
2. Evoluzione della SIM
Nelle reti 5G i fattori commerciali, l’aumento delle applicazioni in ambito IOT per servizi M2M (Machine to Machine) e la diversificazione dei servizi tradizionali, sia del tipo H2H (Human to Human) sia H2M (Human to Machine), hanno evidenziato la necessità di semplificare le procedure e ridurre i tempi di attivazione di una SIM nuova o il passaggio di un cliente da una rete all’altra. Di conseguenza anche i progetti di sviluppo dei dispositivi mobili sono stati orientati a soddisfare l’esigenza di velocizzare le procedure adottando soluzioni che non richiedono la sostituzione della SIM ma agendo attraverso un provisioning da remoto su una eSIM già integrata nel terminale.
È rilevante evidenziare che i dispositivi (iphone, tablet, pc ecc) potranno ospitare profili multipli di eSIM, anche di operatori diversi.
3. Specifiche di riferimento
Contestualmente allo sviluppo della tecnologia delle reti mobili anche la SIM ha avuto una evoluzione sia del nome sia del fattore di forma. La prima SIM, nata per reti GSM (2G), si è trasformata in USIM ( Universal Subscriber Identity Module) per le reti UMTS (3G) e successivamente in ISIM (IP Multimedia Services Identity Module) per servizi multimediali in reti a pacchetto IP.
Nella tabella seguente è rappresentata la evoluzione della SIM nel fattore di Forma (FF) fino alla integrazione nel dispositivo mobile.
La GSMA nel 2013 ha sviluppato la prima specifica (SGP.01 eSIM Embedded SIM Remote Provisioning Architecture) con cui ha definito l’architettura per eseguire un provisioning da remoto. In particolare ha specificato due soluzioni:
- una Consumer solution: per l’utente finale che sceglie direttamente il Gestore della rete con cui stipulare l’accordo commerciale,
- una M2M solution: per essere utilizzata nel mercato IOT.
4. Remote Provisioning
Attualmente quando un utente decide di stipulare un nuovo contratto con un Operatore di rete mobile deve fisicamente presentarsi in un punto di vendita e ricevere una SIM su cui sono registrate le credenziali e gli identificativi dell’utente (IMSI, ICCID, algoritmi di sicurezza etc.). Una analoga procedura (MNP Mobile Umber Portability) deve essere applicata nel caso che il cliente decida di cambiare Operatore di rete. Il provisioning da remoto segue un processo completamente diverso.
…continua su EDICOLeA