Claudio FUSCO

Claudio FUSCO, Ingegnere Elettronico, matura un’esperienza ventennale nel settore delle telecomunicazioni prestando servizio in qualità di network engineer presso uno degli operatori nazionali dominanti, curandone l’ingegnerizzazione delle piattaforme di accesso ed autenticazione alle reti dati fisse e mobili. Attualmente in servizio presso la Sezione Indagini Elettroniche della IV Divisione del Servizio di Polizia Scientifica in qualità di funzionario addetto, è referente per le attività di intercettazione, analisi tabulati e radiolocalizzazione.

 


Articoli pubblicati

GEO-TIMING NEI TABULATI DI TRAFFICO STORICO (II PARTE) -
di Gianpaolo Zambonini e Claudio Fusco (N. I_MMXVi)
La Data Retention operata dagli Operatori telefonici per fini di giustizia e repressione dei reati è un’attività fondamentale su cui si basa l’attività investigativa condotta dalla Polizia giudiziaria, a cui spetta poi l’analisi dei tabulati di traffico storico. L’analisi tradizionale di questo tipo di dati può realizzarsi con un approccio metodologico articolato in tre step: il primo rappresenta la mera lettura in sequenza cronologica delle celle agganciate, il secondo la georeferenziazione su mappa degli indirizzi dove sono ubicate le celle, infine il terzo prevede la rappresentazione, sempre su mappa geo-referenziata, delle aree di copertura teoriche delle celle. L’esperienza maturata dalla Polizia Scientifica in questa tipologia di accertamenti, oltre ad evidenziare i limiti delle tecniche tradizionali finora esposte, ha consento di ampliare le fasi di analisi rappresentazione dei dati di traffico. Le Best Practices che ne sono scaturite hanno condotto alla implementazione di un quarto step differenziato in base alla tipologia di quesito.
GEO-TIMING NEI TABULATI DI TRAFFICO STORICO (I PARTE) -
di Gianpaolo Zambonini e Claudio Fusco (N. III_MMXV)
La Data Retention operata dagli Operatori telefonici per fini di giustizia e repressione dei reati è un’attività fondamentale su cui si basa l’attività investigativa condotta dalla Polizia giudiziaria, a cui spetta poi l’analisi dei tabulati di traffico storico. L’analisi tradizionale di questo tipo di dati può realizzarsi con un approccio metodologico articolato in tre step: il primo rappresenta la mera lettura in sequenza cronologica delle celle agganciate, il secondo la georeferenziazione su mappa degli indirizzi dove sono ubicate le celle, infine il terzo prevede la rappresentazione, sempre su mappa geo-referenziata, delle aree di copertura teoriche delle celle. L’esperienza maturata dalla Polizia Scientifica in questa tipologia di accertamenti, oltre ad evidenziare i limiti delle tecniche tradizionali finora esposte, ha consento di ampliare le fasi di analisi rappresentazione dei dati di traffico. Le Best Practices che ne sono scaturite hanno condotto alla implementazione di un quarto step differenziato in base alla tipologia di quesito.
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