di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXIX)
Il Presidente Mattarella ha usato parole molto dure nel suo intervento all’assemblea plenaria straordinaria del CSM dello scorso 21 giugno: “Quanto avvenuto ha prodotto conseguenze gravemente negative per il prestigio e per l’autorevolezza non soltanto di questo Consiglio ma anche per il prestigio e l’autorevolezza dell’intero Ordine Giudiziario; la cui credibilità e la cui capacità di riscuotere fiducia sono indispensabili al sistema costituzionale e alla vita della Repubblica”.
LAWFUL INTERCEPTION
di Maria Milia (N. II_MMXIX)
Legge 9 gennaio 2019, n. 3. La nuova legge Anticorruzione apporta modifiche al Codice di procedura penale agli articoli 266 e 267. In particolare prevede che l'utilizzo del trojan su dispositivo elettronico portatile per intercettazione tra presenti possa essere utilizzata anche "per i delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione puniti con la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni, determinata ai sensi dell'articolo 4".
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXIX)
Council of the European Union, Law enforcement and judicial aspects related to 5G - Brussels, 6 May 2019. Il 5G è molto più che un'evoluzione del 4G ma porta con sé problematiche d'interesse per l'Autorità Giudiziaria e per le forze di polizia che il Consiglio Europeo ha elencato nel suo documento del 6 maggio 2019. A differenza di quanto invece riportato da alcuni organi di stampa italiana che hanno commentato il documento di Bruxelles, molte di queste problematiche non sono ostacoli insuperabili ma sfide che possono essere affrontate e superate a livello nazionale mediante un’opportuna legislazione da sviluppare, sebbene il nostro paese non sia riuscito a farlo per tutte le precedenti tecnologie dal 2G al 4G.
DIGITAL FORENSICS
by Fausto Galvan and Sebastiano Battiato (N. III_MMXIX)
From the beginning of this century, Image/Video Forensics experts faced the need to extract the largest number of information from a digital visual content, developing a plethora of methods and algorithms. These approaches, which may concern the authentication of images or videos, the identification of the device in which the visual data was originated, or the alterations to which the document has been subjected, find applications both in the civil and criminal context. In a series of three papers, we provide first an introductory part about the powerful impact of images and videos in today’s reality, followed by a section where we highlight the differences between the analog and digital age in the formation of an image. Then we will define what is a digital evidence, and we will introduce Image/Video Forensics as a branch of the forensic sciences, highlighting its potential and limits. In the following, we will examine in detail some methods allowing to retrieve information from images when they are not readily available, and finally will provided a list of free and non-free software to face the daily challenges coming from processing images and videos for forensic purposes. The work ends with a list of publications containing the Best Practices in the field.
di Antonio Di Tullio DElisiis (N. II_MMXIX)
Corte di cassazione, Sezione VI Penale, sentenza n. 24617 del 24 febbraio 2015 e depositata il 10 giugno 2015. La Sezione Sesta, decidendo su una fattispecie di perquisizione e sequestro di computer di giornalista, ha affermato che: deve ritenersi violato il principio di proporzionalità ed adeguatezza, applicabile anche ai vincoli reali, nel caso di sequestro indiscriminato di un sistema informatico a fini probatori che conduca, senza che ve ne sia specifica ragione, all’apprensione dell’intero contenuto di informazioni; le disposizioni introdotte dalla legge 48/2008 riconoscono al dato informatico, in quanto tale, la caratteristica di oggetto del sequestro, di modo che il trattenimento di copia dei dati sequestrati, con restituzione all’avente diritto del loro supporto fisico originale di memoria, non fa cessare il sequestro; il diritto all’anonimato sulle fonti del giornalista, quale previsto dall’art. 200 cod. proc. pen., non consente il ricorso a perquisizione e sequestro per acquisire il nominativo della fonte, salvo che non ricorrano, ex ante, le condizioni per la non operatività del diritto al segreto.
TECHNICAL-SCIENTIFIC INVESTIGATIONS
di Angelo Magliacano (N. II_MMXIX)
L’analisi degli “effetti” (impronta balistica), trasversalmente innalzata a principe del giudizio, inquina il processo costante e ciclico di ricerca delle origini delle cause. L’azzardo semantico contenuto nel titolo richiama lo studioso esperto alla centralità dell’aitia = causa. Le argomentazioni proposte sostengono lo sviluppo di un metodo induttivo – deduttivo (un processo ciclico Empirico – Analitico) che miri a scandagliare, conoscere, riprodurre, argomentare il nesso duale causa - effetto, cioè l'"Eziologia" del patrimonio improntativo appartenente a quel reperto balistico, prodotto della macchina termobalistica, utile all'analisi comparativa; ovvero raffinare e dedicare l’algoritmo umano dell’esperto balistico. A tal proposito, gli strumenti di insiemistica applicati verificano che la curva crescente, grafico della funzione convessa f(τ)=Ψconτ>0, (Ψ=Indice qualitativo e quantitativo delle Caratteristiche balistiche τ=Grandezza temporale influenzata dalla vita operativa della macchina termobalistica), è costituita dall’interpolazione dei punti che altro non sono la contestualizzazione della vita operativa dell’arma, ovvero “l’Eziogenesi” del patrimonio improntativo relativo al reperto balistico oggetto dell’analisi comparativa. Dunque, l'originalità e la validità dei modelli statistici-matematici, a cui la ricerca attuale pare investire e dare credito, andranno sicuramente raffinati e dedicati, poiché attribuiscono un peso eccessivo a taluni effetti, tradotti statisticamente ed utilizzati nel confronto comparativo (matching).
TECHNOLOGY
di Francesco Rundo, A. Luigi Di Stallo, Francesco Andronico (N. II_MMXIX)
Un nutrito numero di controversie giudiziali e stragiudiziali, che investono a vario titolo le sezioni specializzate dei tribunali italiani, è alimentato da contestazioni relative ai criteri di inquadramento professionale dei dipendenti. Troviamo spesso contrapposte: i) richieste (legittime o meno) del lavoratore; ii) richieste dei sindacati; iii) criteri stabiliti dall’eventuale contratto collettivo di categoria; iiii) limiti imposti dalla normativa vigente; iiiii) e last but not least, gli interessi aziendali di cui è portatore il datore di lavoro. Ovviamente ciascuna parte tende a massimizzare il proprio obiettivo rendendo spesso difficile – per non dire impossibile – l’individuzione di un punto di equilibrio. Gli autori nel presente contributo, descriveranno il funzionamento di un algoritmo innovativo di deep learning e Teoria dei Giochi, che ha permesso la soluzione di una problematica critica analoga a quella sopra descritta. In particolare, gli autori riporteranno gli esiti di un caso-studio dove risulta essere stato applicato con successo un algoritmo di deep learning ed una strategia di Teoria dei Giochi, per la ricerca di una soluzione univoca ed oggettiva nella risoluzione di una potenziale controversia relativa alla gestione di tematiche inerenti l’inquadramento dei lavoratori in una società per azioni. Anticipiamo sin d’ora che l’algoritmo realizzato è stato in grado di proporre alle parti coinvolte una soluzione di equilibrio, in tesi omogeneamente condivisibile, dimostrando concretamente come anche nel settore del Diritto del Lavoro, l’intelligenza artificiale può essere considerata un valido ausilio.
SECURITY
di Roberto Setola (N. II_MMXIX)
Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie – Relazione preliminare del 10 aprile 2019. Il 10 aprile 2019 è stata presentata dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF), presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Relazione preliminare sulla sicurezza ferroviaria 2018. La Relazione è basata su una analisi preliminare, con dati non ancora consolidati, che anticipa il report annuale che verrà inviato, come da obbligo di legge, entro il mese di settembre al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e all'Agenzia Europea per le Ferrovie.
di Daniele Tumietto (N. II_MMXIX)
Il 5 aprile 2019 il World Economic Forum (WEF) ha pubblicato un rapporto sulla cybersecurity nel settore blockchain. Il rapporto evidenzia che la maggior parte delle violazioni informatiche non deriva dal livello di competenza degli hacker, ma dalla mancata implementazione di misure di sicurezza adeguate.
SCENA DEL CRIMINE
di Domingo Magliocca (N. II_MMXVIII)
Il “Codice Rosso” è un pacchetto di norme contenute nel disegno di legge approvato il 28 novembre 2018 dal Consiglio dei Ministri volte a contrastare il fenomeno del femminicidio, ad accelerare lo svolgimento delle indagini per adottare in breve tempo misure cautelari nei confronti dell’autore del reato e provvedimenti protettivi a tutela delle vittime di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, aggressioni sessuali. Dal 2009 - anno in cui è stato introdotto il reato previsto dall’art. 612 bis c.p. - sono state emanate molteplici misure per fronteggiare il fenomeno, ma il numero dei femminicidi non accenna a diminuire. Sarebbe il caso di indagare anche su aspetti del fenomeno non di matrice esclusivamente giuridica e di ricorrere a “saperi” ausiliari per una valutazione corretta del rischio di violenza.
GIURISPRUDENZA
di Antonio Picarella (N. II_MMXIX)
Il 9 maggio 2018 è entrato in vigore il decreto legislativo n. 36 del 10 aprile 2018 recante Disposizioni di modifica della disciplina del regime di procedibilità per taluni reati in attuazione della delega di cui all'articolo 1, commi 16, lettere a) e b), e 17, della legge 23 giugno 2017, n. 103 (pubblicato in GU Serie Generale n. 95 del 24-04-2018). L’obiettivo perseguito dalla c.d. Riforma Orlando era quello di ampliare le ipotesi di procedibilità a querela per migliorare l’efficienza del sistema penale, anche attraverso la collegata operatività dell’istituto - di nuova introduzione - della estinzione del reato per condotte riparatorie (articolo 162-ter del codice penale), applicabile ai reati procedibili a querela soggetta a remissione. A distanza di circa un anno dalla novella che ha modificato il regime di procedibilità di dieci reati (contro la persona e contro il patrimonio) presenti nel nostro codice penale, ci si chiede se il decreto legislativo n. 36/2018 abbia compiutamente assolto al mandato conferito con la delega, ovvero se comprimendo significativamente il catalogo dei reati assoggettabili alla nuova disciplina abbia finito per svilire le finalità deflattive che la Riforma Orlando intendeva realizzare.