di Armando Gabrielli e Luigi Mauro
La tecnologia 5G porterà una forte trasformazione della rete fissa e mobile con prestazioni superiori a quelle attuali, introducendo tuttavia ulteriori requisiti in materia di Sicurezza e Privacy.
1. Introduzione
Dal volo di un drone connesso alla rete radiomobile che invia in tempo reale flussi video ad un server in cloud computing, alla “virtual reality“ e le tecnologie immersive per portare il visitatore nei centri storici delle città attraverso una ricostruzione 3D o giocare in rete con un avversario a migliaia di chilometri di distanza, fino alle applicazioni cloud robotic per l’Industry 4.0. Sono questi gli scenari presentati a Torino in occasione del “5G Day”[1]. La tecnologia 5G porterà una forte trasformazione della rete fissa e mobile con capacità di trasmissione fino a decine di Gigabit/s, con prestazioni 10 volte superiori a quelle attuali per fruire di contenuti video ultraHD e servizi di cloud computing, introducendo inoltre una significativa diminuzione della “latenza” per i servizi di controllo in real time.
Il 5G permetterà la coesistenza di più terminali connessi, fino a 100mila per cella, e prestazioni ad elevatissima affidabilità per le attività mission critical (public safety ed eHealth). Il 5G sarà in grado di gestire la comunicazione tra terminali e oggetti creando le basi per i più sfidanti scenari dell’Internet of Things, adottando soluzioni innovative per la robotica, la sanità, l’ambiente, la realtà aumentata e i sistemi di logistica self driving.
Da quanto descritto, appare subito evidente che le tematiche di Sicurezza e Privacy saranno gli elementi fondamentali affinché la rete 5G diventi una piattaforma per la società in rete: i sistemi cellulari hanno promosso la creazione di soluzioni di sicurezza per la comunicazione pubblica, fornendo un vasto e affidabile ecosistema: la rete 5G porterà nuove esigenze grazie ai nuovi modelli di business, a nuovi modelli di distribuzione dei servizi, un contesto molto più evoluto in termini di minacce ed una maggiore preoccupazione per la privacy.
2. La rete 3G e 4G LTE
Circa 25 anni fa, quando i sistemi GSM sono stati sviluppati e standardizzati, le funzioni di sicurezza sono state introdotte in parte a causa delle carenze riscontrate nei precedenti sistemi analogici, ma anche a causa delle minacce emergenti [2]. Innanzitutto, è stata introdotta la crittografia dell’interfaccia radio: in secondo luogo il rischio di frodi, come quello di effettuare chiamate a carico di altri abbonati, ha portato all’introduzione di una carta SIM resistente ai “tamper”, aggiungendo modalità di autenticazione forte dell’abbonato. Infine, la Privacy degli abbonati è entrata in scena portando all’adozione di un meccanismo con identificatori temporanei assegnati in modo casuale, introdotti per rendere più difficile la tracciabilità o l’identificazione degli stessi abbonati. Passando alla rete 3G, sono stati apportati miglioramenti di sicurezza, quali l’autenticazione reciproca per mitigare le minacce delle stazioni radio-base e spostare la crittografia più in profondità nella rete e renderla all’avanguardia in termini di robustezza. Quando è stato introdotto lo standard 4G LTE, le principali misure di sicurezza aggiuntive hanno riguardato la crittografia dei dati dell’utente verso le stazioni radio-base: in particolare è stata introdotta una più elaborata gestione delle chiavi per proteggere eventuali accessi logici alle stazioni radio base. Nel complesso, la sicurezza offerta dalla rete 4G LTE è molto simile alla protezione della rete 3G.
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