di Giovanni Nazzaro
[vc_row]Relazione della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) su attività svolta e risultati conseguiti nel primo semestre 2018
Il 13 febbraio 2019 la Direzione Investigativa Antimafia ha reso pubblica al Parlamento la relazione sulla propria attività ed i risultati conseguiti nel 1° semestre 2018, che si sofferma in particolare su due aspetti: le mafie attraggono le giovani generazioni e la composizione dei sodalizi criminali operanti nella Capitale.
1. Introduzione
Le mafie sono “un cancro pervasivo, che distrugge speranze, impone gioghi e sopraffazioni, calpesta diritti. Dobbiamo incoraggiare l’azione determinata della magistratura e delle forze dell’ordine che, spesso a rischio della vita, si battono per contrastare la criminalità organizzata. Nella lotta alle mafie abbiamo avuto molti eroi. Penso tra gli altri a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Per sconfiggere la mafia occorre una moltitudine di persone oneste, competenti, tenaci. E una dirigenza politica e amministrativa capace di compiere il proprio dovere.”
Dal 2013 la Direzione investigativa antimafia ha inaugurato un lavoro di ricostruzione e analisi delle indagini sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel nostro Paese, presentandolo poi attraverso le audizioni del Ministro della giustizia, del Procuratore nazionale antimafia, del Ministro dell’interno e del Direttore della DIA.
Il lavoro condotto in tale ambito abbraccia tutte le sfaccettature del “sistema mafia”, partendo dall’evoluzione del metodo mafioso, per arrivare alla colonizzazione mafiosa al nord e all’estero, evidenziando i condizionamenti dell’economia e degli apparati pubblici, i rapporti con la politica e la massoneria deviata.
Nell’ultimo rapporto presentato, relativo al primo semestre 2018, due importanti argomenti sono emersi:
- le organizzazioni continuano ad attrarre le giovani generazioni
- nella Capitale non c’è un vero e proprio controllo del territorio ma c’è una convivenza fra tutte le “anime” mafiose qui presenti.
Vediamoli nel dettaglio.
2. Le nuove generazioni ed il contrasto tramite la famiglia, la scuola, la Chiesa
Negli ultimi decenni molto è stato fatto sul fronte investigativo nazionale e internazionale, ma le mafie, nonostante i notevoli risultati ottenuti dalla Magistratura e dalle Forze dell’ordine, si rigenerano costantemente e traggono ulteriore linfa dai giovani perché hanno “capacità attrattiva” proprio sulle giovani generazioni.
E’ questo il caso in cui esse sono espressione diretta delle famiglie. Ad esempio, per la ‘ndrangheta, il modo in cui nasce e si sviluppa il rapporto con i minori ha caratteri particolari, perché tutto matura all’interno della famiglia, anche all’estero, “è aria che si respira,la ‘ndrangheta si eredita. Le famiglie di ‘ndrangheta si assicurano il controllo del territorio attraverso la continuità generazionale”.
La mafie, inoltre, attirano i giovani provenienti dalla società come manovalanza criminale. Tale caratteristica non sembra disgiunta da una crisi sociale diffusa che, soprattutto nelle aree meridionali, non sembra offrire ai giovani valide alternative per una emancipazione dalla cultura mafiosa. La mafia approfitta dello stato di bisogno di molti giovani e specula sulla manodopera locale, dando l’effimera sensazione di distribuire un salario, sempre minimo per generare dipendenza e senza garantire i contributi previdenziali – e quindi un futuro – ai giovani impiegati al suo servizio perché privi di alternative.
Le investigazioni giudiziarie evidenziano come, negli ultimi anni, i soggetti denunciati e arrestati per mafia, ricompresi nella fascia d’età tra i 18 e i 40 anni, abbiano assunto una dimensione sempre più consistente, soprattutto relativamente alle regioni della Campania, Calabria, Sicilia e Puglia, dove c’è il più alto tasso di giovani non occupati in Europa secondo EUROSTAT.
L’esatta sovrapposizione tra le regioni che presentano il maggior numero di giovani denunciati/arrestati per mafia e quelle con il più alto tasso di giovani disoccupati, conferma che la crisi economica in atto, che esplica i suoi maggiori effetti nelle regioni del sud Italia, rischia di essere proprio la concausa o la causa determinante del reclutamento delle giovani leve nelle strutture mafiose.
Per meglio comprendere da dove le mafie abbiano tratto linfa vitale per le proprie strategie criminali, è stato studiato l’ambito professionale dei soggetti denunciati ed arrestati, negli ultimi dieci anni, per associazione di tipo mafioso (art.416 bis c.p.), per l’aggravante di aver agito con mo-dalità mafiose (art. 416 bis 1 c.p.) e per scambio elettorale politico – mafioso (art. 416 ter c.p.). I soggetti “dichiarati” mafiosi nell’ultimo decennio appartengono a quattro classi lavorative distinte:
- “imprenditori”, sono il 22%;
- “operai comuni”, sono il 14%;
- “in attesa di occupazione”, sono il 13,8%;
- “liberi professionisti”, sono il 10,5%.
Analizzando poi le fasce d’età di questi soggetti è emerso che:
- per gli “imprenditori” e i “liberi professionisti” prevale la fascia “40 – 65 anni”;
- per gli “operai comuni” e per coloro che sono “in attesa di occupazione”, la fascia di età dominante è quella compresa tra i “18 e i 40 anni”.
Se sommiamo le classi degli “imprenditori” e dei “liberi professionisti”, attestandoci così al 32,5% del campione, si conclude che le mafie puntano sempre più a farsi impresa andando a coinvolgere la fascia d’età “40 – 65 anni”. Dall’altra parte, le categorie professionali degli “operai comuni” e dei soggetti “in attesa di occupazione” rappresentano, insieme, il 27,8% del campione, ad indicazione ulteriore di come il sistema mafioso tragga la linfa necessaria alla “rigenerazione” nei soggetti più giovani (“18 – 40 anni).
L’emergere di nuove leve riguarda anche le organizzazioni criminali straniere attive in Italia:
- la criminalità albanese resta l’organizzazione straniera sicuramente più presente e ramificata in ambito nazionale, caratterizzata da un continuo “reclutamento” di giovani e da un’elevata capacità di rinnovamento delle proprie fila;
- la criminalità cinese, pur avendo adottato modelli delinquenziali gerarchicamente strutturati, ramificati sul territorio e fondati su un legame solidaristico-familiare, tende a reclutare le giovani leve, non di rado, per impiegarle in azioni violente contro gruppi rivali di connazionali;
- la criminalità sudamericana è composta prevalentemente da giovani latino, americani, ecuadoriani, peruviani e salvadoregni.
Mettendo a fattor comune lo studio delle diverse organizzazioni criminali, sia esse di matrice nazionale che straniera, emerge come la volontà delle giovani generazioni sia quella di evolversi secondo schemi e modalità comunque assimilabili: si percepisce la volontà di affrancarsi dai vecchi boss, un’ambizione di riconoscimento e di progressione nelle fila dell’organizzazione. Preoccupante è l’uso “indiscriminato” della violenza da parte loro. Una trasformazione della “cultura mafiosa” che investe anche il linguaggio, al passo con i tempi, non tanto rispetto ai contenuti delle comunicazioni – sempre criptiche – quanto piuttosto per gli strumenti utilizzati, i social networks, che consentono di aggregare velocemente gli affiliati e, allo stesso tempo, di rendere più difficoltosa – ma non impossibile – l’intercettazione dei messaggi.
Se da una parte la Magistratura e le Forze dell’ordine operano per reprimere il fenomeno di attrazione dei giovani da parte delle mafie, dall’altra occorre passare ad un’azione più “sistemica”, affiancando l’operato di altre strutture fondamentali: la famiglia, la scuola, la Chiesa.
…continua su EDICOLeA
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Lo scorso 15 settembre 2022 il Parlamento europeo ha approvato il testo di un nuovo documento in cui si afferma che i valori sanciti dall'articolo 2, tra cui la democrazia e i diritti fondamentali, si sono ulteriormente deteriorati grazie ai "tentativi deliberati e sistematici del governo ungherese"
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Regolamento (UE) 2018/1807 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, relativo a un quadro applicabile alla libera circolazione dei dati non personali nell'Unione europea. Articolo 4 - Libera circolazione dei dati all'interno dell'Unione: "1. Gli obblighi di localizzazione di dati sono vietati a meno che siano giustificati da motivi di sicurezza pubblica nel rispetto del principio di proporzionalità".
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Nel complesso, leggendo le riforme declinate nei contesti e nelle Missioni del PNRR, è inevitabile rilevare che si tratta di interventi che dovevano essere realizzati, in realtà, già nel ventennio precedente e ci si chiede se mai sarà sufficiente immettere semplicemente più fondi rispetto al passato piuttosto che cambiare modalità e capacità di gestirli.
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La sentenza della CGUE del 2 marzo scorso nella causa C‑746/18 ha sollevato diverse discussioni negli altri paesi europei, quasi tutti orientati a rivedere le tempistiche di conservazione dei dati e quali tipi di informazioni conservare, partendo dal presupposto che la Direttiva 2006/24/CE, che obbligava gli Stati membri a conservare i dati sulle telecomunicazioni dei cittadini per un minimo di 6 mesi a un massimo di 24, è stata dichiarata invalida nel 2014.
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Per combattere la crisi climatica che sta portando all’esaurimento dell’acqua dovremo utilizzare altre risorse, purtroppo anche loro in esaurimento, e riserve idriche per la loro estrazione come non abbiamo mai fatto dall’inizio dei tempi. È palese anche a voi, adesso, il paradosso a cui stiamo andando incontro?
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXX)
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di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXX)
Il recente rapporto di valutazione UE della giustizia (Justice Scoreboard in EU, edition 2020) permette di ottenere una visione del nostro sistema giudiziario confrontata tramite dati oggettivi con quella degli altri paesi UE. L’obiettivo non è la promozione di un modello perfetto, ma la valutazione dei tre parametri di efficienza, qualità e indipendenza considerati essenziali per tutti i sistemi giudiziari.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXX)
Sulla base di evidenze relative alla manomissione involontaria di dati che rappresentano prove in tribunale, il 18 agosto 2019 il direttore dei procedimenti pubblici in Danimarca ha deciso di imporre un divieto temporaneo di 2 mesi sull'uso dei dati storici relativi alle comunicazioni mobili come prova nei processi penali e nei casi di detenzione preventiva. Ad agosto 2019 la polizia nazionale danese ha commissionato un'indagine esterna sulla gestione dei dati delle telecomunicazioni. Il rapporto è stato pubblicato il 3 ottobre 2019, insieme alle dichiarazioni della polizia nazionale danese, del direttore dei pubblici ministeri e del Ministero della giustizia.
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L’app Immuni è stata scelta tra 319 soluzioni concorrenti che, almeno sulla carta, avrebbero potuto tracciare tutte la diffusione del Covid-19. Proprio questa selezione avrebbe dovuto far tacere ogni dubbio o polemica al riguardo. Eppure così non è stato.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXX)
La lettera che inizia con quel “caro Charles” indirizzata al Presidente del Consiglio europeo non premette molto di politica, sembra quasi richiamare l’attenzione di un vecchio amico distratto da altre questioni.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXIX)
In vista del 31 dicembre 2019, data in cui sarebbe ricorsa la scadenza della terza proroga della legge Orlando sulle intercettazioni, ovvero di quanto aveva previsto il decreto legislativo 216 del 29 dicembre 2017 che doveva inizialmente entrare in vigore il 26 luglio 2018, il Governo si è affannato a cercare una soluzione politica al tema che soddisfacesse le due fazioni politiche, M5S e PD, che ne fanno parte. Cerchiamo di ricostruire allora quanto accaduto durante questo mese.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXIX)
Le reti Wifi sui treni, autobus o aerei sono reti pubbliche e come tali sono soggette all’applicazione dell’art. 96 del Codice delle Comunicazioni elettroniche, ovvero l’operatore di telecomunicazioni che ha richiesto al Mise la licenza deve assicurare alcuni servizi all’Autorità Giudiziaria tra cui l’intercettazione, lo storico delle connessioni, ecc. Invece, le società, imprese o esercizi commerciali che non hanno come attività principale la fornitura di servizi di comunicazione elettronica devono garantire solo l’autenticazione dei propri utenti.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXIX)
Mai come negli ultimi anni abbiamo visto aggirarsi nel nostro paese lo spettro del “Golden Power”, soprattutto a causa dell’avvento del 5G. L’applicazione dei poteri speciali si è evoluta nel tempo, con nuovi regolamenti e procedure per la loro attivazione. I passaggi fondamentali sono stati due, di cui uno proprio quest’anno che i servizi basati sul 5G come attività di rilevanza strategica.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXIX)
Council of the European Union, Law enforcement and judicial aspects related to 5G - Brussels, 6 May 2019. Il 5G è molto più che un'evoluzione del 4G ma porta con sé problematiche d'interesse per l'Autorità Giudiziaria e per le forze di polizia che il Consiglio Europeo ha elencato nel suo documento del 6 maggio 2019. A differenza di quanto invece riportato da alcuni organi di stampa italiana che hanno commentato il documento di Bruxelles, molte di queste problematiche non sono ostacoli insuperabili ma sfide che possono essere affrontate e superate a livello nazionale mediante un’opportuna legislazione da sviluppare, sebbene il nostro paese non sia riuscito a farlo per tutte le precedenti tecnologie dal 2G al 4G.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXIX)
Il Presidente Mattarella ha usato parole molto dure nel suo intervento all’assemblea plenaria straordinaria del CSM dello scorso 21 giugno: “Quanto avvenuto ha prodotto conseguenze gravemente negative per il prestigio e per l’autorevolezza non soltanto di questo Consiglio ma anche per il prestigio e l’autorevolezza dell’intero Ordine Giudiziario; la cui credibilità e la cui capacità di riscuotere fiducia sono indispensabili al sistema costituzionale e alla vita della Repubblica”.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXIX)
Il 26 marzo 2019 la Commissione Europea ha pubblicato la raccomandazione 2019/534 sulla cibersicurezza delle reti 5G e i rischi derivanti dall’utilizzo delle reti mobili di nuova generazione.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXVIII)
La quarta edizione della LIA si è svolta nei giorni 7-8-9 novembre 2018 ed è stata ospitata dal Comando delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri “Palidoro”, Caserma Salvo d’Acquisto a Roma. Il 29 settembre 2018 l’evento ha ricevuto il patrocinio del Ministero della giustizia. I partecipanti sono stati 340 in totale, di cui il 31% appartenente all’Arma dei Carabinieri, il 13% alla Polizia di Stato, il 10% alla Guardia di Finanza, il 9% alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il 9% alla DIA/DDA, il 3% alla magistratura.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXVIII)
A primo aspetto e presentato nei suoi minimi termini il decreto sembra assumere per lo più la funzione di strumento regolatore di un decoro pubblico che sembrava ormai perduto o quantomeno dimenticato. In realtà gli interventi introdotti sono tanti, al punto che oggettivamente non si può dare un giudizio completo, positivo o negativo, su un decreto che interviene in modo così complesso.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVIII)
Legge n. 167 del 2017, art. 24. In attuazione dell’articolo 20 della direttiva (UE) 2017/541 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2017, il termine di conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico nonche’ dei dati relativi alle chiamate senza risposta è stabilito in settantadue mesi, in deroga a quanto previsto dall’articolo 132, commi 1 e 1-bis, del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVIII)
Il GDPR si applica anche alla banca dati WHOIS, che, così com’è, è stata considerata non conforme.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVIII)
Ministero della Giustizia - Decreto 28 dicembre 2017. Disposizione di riordino delle spese per le prestazioni obbligatorie di cui all’art. 96 del d.lgs. n. 259 del 2003 - Pubblicato su: G.U. n. 33 del 09/02/2018
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVIII)
Con il decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 51 anche l’Italia ha recepito la direttiva (UE) 2016/680 del 27 aprile 2016 relativa al trattamento dei dati in ambito penale.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVIII)
Legge n. 103 del 2017, art. 1 comma 8. La legge n. 103 del 2017 è entrata in vigore il 3 agosto 2017 ed ha delegato il Governo ad adottare decreti legislativi per riformare la disciplina delle intercettazioni. L’Art. 1 comma 88 ha previsto che entro il 31 dicembre 2017 fosse emanato il decreto interministeriale che apportasse una revisione alle voci di listino, da corrispondere agli operatori di telecomunicazioni, in precedenza delineate dal decreto del Ministro delle comunicazioni del 26 aprile 2001. Alla data di uscita del presente numero di rivista il decreto interministeriale non è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, quindi si ipotizza che lo stesso sia stato emanato ma in forma secretata. In tale ipotesi, assumiamo anche che le nuove voci di listino si siano ispirate alle funzionalità tecniche definite dalle organizzazioni internazionali come ETSI, così come accade ormai già da molto tempo negli altri paesi europei. In accordo a queste ipotesi, oggi in Italia l’adozione degli standards ETSI per ogni tecnologia di comunicazione sarebbe obbligatoria, al pari dell’applicazione delle nuovi voci di listino. Vediamo quindi un esempio di adozione degli standards ETSI applicato alle comunicazioni email.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVIII)
Il 2018 sarà l’anno in cui si sommeranno i nuovi adempimenti regolamentari in tema di Privacy e Security.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXVII)
Atti della Lawful Interception Academy edizione 2017. La Lawful Interception Academy ha raggiunto lo straordinario risultato delle oltre 1.000 persone formate, durante le prime tre edizioni, sui temi multidisciplinari afferenti alle intercettazioni delle comunicazioni. L’edizione 2017 della LIA si è svolta dall’ 8 al 10 novembre ed è stata ospitata dalla Direzione Centrale Anticrimine (DAC) della Polizia di Stato a Roma.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXVII)
Un riforma criticata non tanto per i suoi contenuti, benché non abbia accontentato in modo completo tutti i principali soggetti coinvolti, quanto per i tempi di approvazione.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVII)
Il Regno Unito, la Germania e l’Australia hanno recentemente avviato la revisione della propria legge nazionale sul tema.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVII)
Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario. Esamiamo gli aspetti pratici della riforma, considerando le intercettazioni come strumento investigativo bisognoso di regole tecniche di regolamentazione, in prospettiva anche del nuovo Regolamento EU privacy e della continua evoluzione delle telecomunicazioni.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVII)
Il 26 maggio 2017 le 30 principali aziende di servizi elettronici americane e del mondo hanno scritto una lettera a Bob Goodlatte.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVII)
Schema di decreto legislativo recante norme di attuazione della direttiva 2014/41/UE relativa all’ordine europeo di indagine penale - Atto del Governo n. 405 del 21 marzo 2017.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVII)
The Russian law No. 242-FZ seems to have something in common with the judgment of CJEU in cases C-203/15 and C-698/15.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXVI)
Garante della Privacy - Provvedimento in materia di misure di sicurezza nelle attività di intercettazione da parte delle Procure della Repubblica - 18 luglio 2013 La moderna pervasività dei sistemi informatici impone maggiore rigore nel rispetto della privacy, affinché il dato che essi trattano venga correttamente gestito e trasformato in informazione. L’attenzione posta nel trattamento dei nostri dati dovrebbe essere commisurata al grado di importanza del dato stesso. La più alta attenzione deve essere quindi posta ai dati giudiziari. Qualunque sia stato il metodo di accettazione delle condizioni di trattamento del dato, esiste un modo per noi per comprendere se effettivamente le regole vengano rispettate? La risposta è Si e viene fornita dall’altrettanto moderno concetto di “Audit”.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXVI)
Galileo satellite system promises to deliver more precise data than GPS. This does not seem to be enough, Google aims to analyze raw location reports received from more devices.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVI)
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, sentenza n. 50452 del 10 novembre 2015 e depositata il 23 dicembre 2015.Nel precedente numero: 1. Introduzione, 2. Identificativi dell’utente BlackBerry, 3. I servizi di messagistica del BlackBerry, 3.1 PIN-2-PIN Messaging. 3.2 BlackBerry Messenger, 4. I servizi BIS e BES, 4.1. I servizi BIS (Blackberry Internet Solution), 4.2 I servizi BES (Blackberry Enterprise Solution). In questo numero: 5. Cifratura delle comunicazioni, 5.1 BBM Protected, 6. La sentenza n. 50452/2015 della Corte di Cassazione, 6.1 Intercettazioni delle utenze straniere in roaming, 6.2 Intercettazione delle comunicazioni caratteristiche del Blackberry, 7. Conclusioni.
di Giovanni Nazzaro e Tommaso De Giovanni (N. III_MMXVI)
In Italia le spese di giustizia si articolano su tre capitoli di spesa, di cui il n. 1363 è relativo alle intercettazioni. Nell’ambito degli interventi di spending review (DL n. 98 del 2011, art. 37, co. 16) è previsto che, a decorrere dall’anno 2012, il Ministro della giustizia presenti alle Camere, entro il mese di giugno, una relazione sullo stato delle spese di giustizia. In tale contesto si ha finalmente conoscenza delle statistiche relative al nostro paese. Dall’approfondimento qui presente è emerso purtroppo che la metodologia utilizzata per questa ricognizione statistica è affetta da molte criticità, tra cui la mancata indicazione della durata delle intercettazioni e delle relative proroghe e, soprattutto, delle spese che vengono tracciate per fattura e per anno solare in cui vengono liquidate, senza la giusta scomposizione delle reali voci di costo, ed in modo svincolato dai numeri delle intercettazioni che fanno riferimento invece al momento dell’attivazione.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVI)
In some European States where data retention regimes are in place, capital and operational costs incurred in compliance are reimbursed by the government.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVI)
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, sentenza n. 50452 del 10 novembre 2015 e depositata il 23 dicembre 2015. In questo numero: 1. Introduzione, 2. Identificativi dell’utente BlackBerry, 3. I servizi di messagistica del BlackBerry, 3.1 PIN-2-PIN Messaging. 3.2 BlackBerry Messenger, 4. I servizi BIS e BES, 4.1. I servizi BIS (Blackberry Internet Solution), 4.2 I servizi BES (Blackberry Enterprise Solution). Nel prossimo numero: 5. Cifratura delle comunicazioni, 5.1 BBM Protected, 6. La sentenza n. 50452/2015 della Corte di Cassazione, 6.1 Intercettazioni delle utenze straniere in roaming, 6.2 Intercettazione delle comunicazioni caratteristiche del Blackberry, 7. Conclusioni.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVI)
Il DL n. 98 del 2011, art. 37, co. 16) prevede dal 2012 che il Ministro della giustizia presenti alle Camere, entro il mese di giugno, una relazione sullo stato delle spese di giustizia.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVI)
Pubblicato il Lawful Interception Academy (LIA) Report 2015 in formato ebook gratuito. Anche la II edizione della LIA ha mostrato numeri in aumento, come i frequentatori (distinti) che sono stati 428 nell’arco dei 5 giorni previsti. Il 66% ha ritenuto di aver ricevuto utili strumenti per le proprie attività professionali. L’89% ha espresso un alto interesse per i temi trattati nella LIA.
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVI)
Le nuove tecniche di comunicazione utilizzano proprie modalità di trasmissione e di trattamento delle informazioni, in un mondo sempre più telematico. Quali che siano le modalità utilizzate per comunicare, tutte hanno in comune lo strumento che conserva tracce digitali: pensiamo al computer o al cellulare ormai sempre con noi. L’attenzione si sposta verso un problema di più semplice gestione, solo apparentemente.
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXV)
Le startup innovative godono di un regime fiscale agevolato, a patto che soddisfino le caratteristiche elencate dal decreto-legge 179/2012, art. 25 commi da b)a g). A questi requisiti se ne aggiungono altri tre (art. 25 comma h) di cui se ne deve possedere almeno uno. Altri incentivi sono il “Fondo a favore di startup innovative”, che ha concesso quasi 156 milioni di euro di garanzie, il progetto SmartStart e l’equity crowdfunding che non ha ancora trovato la via per un significativo sviluppo. La II edizione del rapporto del MiSE si focalizza sulle dinamiche “demografiche” delle startup innovative.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXV)
Garante della privacy - Deliberazione del 25 giugno 2015. Ulteriore differimento dei termini di adempimento delle prescrizioni di cui al provvedimento del 18 luglio 2013, in materia di misure di sicurezza nelle attività di intercettazione da parte delle Procure della Repubblica.
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXV)
Con la recente sentenza della cassazione n. 27100/ 2015 si è riaperto il dibattito sull’utilizzabilità dell’agente “captatore” che, il 5 luglio, ha acquisito una dimensione mondiale a causa del caso “Hacking Team”. Il problema delle garanzie delle attività svolte da una simile attività sul dispositivo target (computer, tablet o smartphone) erano già conosciute, anche attraverso il rapporto “CALEA II: Risks of Wiretap Modifications to Endpoints” del 2013, con cui 19 esperti mondiali di comunicazioni avevano evidenziato che, di contro, si sarebbe reso più facile il lavoro dei cyber-criminali.
di Giovanni Nazzaro (n.II_MMXV)
Il consumo di suolo in Italia continua a crescere in modo significativo: tra il 2008 e il 2013 il fenomeno ha riguardato mediamente 55 ettari al giorno, con una velocità compresa tra i 6 e i 7 metri quadrati di territorio che, nell’ultimo periodo, sono stati irreversibilmente persi ogni secondo.
di Giovanni Nazzaro (n.I_MMXV)
Censis - rapporto pubblicato il 19 marzo dal titolo “La composizione sociale dopo la crisi - Protagonisti ed esclusi della ripresa”. Per accelerare una pratica, ottenere un permesso o per altre ragioni di rapporto con la Pa, 4,2 milioni di italiani sono ricorsi ad una raccomandazione, all’aiuto di un parente, amico, conoscente; circa 800.000 italiani hanno fatto qualche tipo di regalo a dirigenti, dipendenti pubblici.
di Giovanni Nazzaro (n.IV_MMXIV)
Il 17 dicembre 2014 è stato pubblicato il rapporto di monitoraggio sul mercato del lavoro dell’ISFOL, alla sua quarta edizione, da cui spicca la figura del lavoratore con forte potenziale non utilizzato che possiamo identificare in colui che potenzialmente è disponibile a lavorare ma non intraprende azioni di ricerca attiva. Se si includesse nel calcolo del tasso di disoccupazione anche la forza lavoro potenziale, l’indicatore in Italia raggiungerebbe il 22%.
di Giovanni Nazzaro (n.III_MMXIV)
È del mese di agosto la notizia che WhatsAPP gestisce la comunicazione di 600 milioni di utenti al mese. Gli SMS inviati tramite la rete tradizionale mobile GSM o UMTS sono nettamente diminuiti ma non sono scomparsi. Analizziamo le particolarità dell’intercettazione degli SMS.
di Giovanni Nazzaro (n.III_MMXIV)
La prima edizione della “Lawful Interception Academy” si terrà dal 17 al 21 novembre di quest’anno a Roma presso la scuola “Giovanni Falcone” della Polizia Penitenziaria. Inizialmente pensata come espressione tangibile del confronto intellettuale espresso in precedenza su questa Rivista, è stata poi ridisegnata in forma di seminario e poi di scuola, a vantaggio del lettore che si è “evoluto” in ascoltatore prima ed infine in “discente”.
di Giovanni Nazzaro (n.II_MMXIV)
Il tema delle “prestazioni obbligatorie” per gli operatori di telecomunicazioni verso l’Autorità Giudiziaria è poco riconosciuto in Italia se confrontato con altri come l’antifrode o la sicurezza informatica o la sicurezza cibernetica, eppure come questi gode di una naturale autonomia in termini di competenza, al punto che non è sbagliato riferirsi ad esso come disciplina autonoma.
di Armando Frallicciardi e Giovanni Nazzaro (n.II_MMXIV)
L’aumento del traffico dati può portare alla congestione delle risorse radio per l’accesso alle reti mobili cellulari. Per ovviare a tale problema gli operatori mobili possono ricorrere al “WiFi offloading” che richiede tuttavia una particolare attenzione sotto il profilo delle intercettazioni mobili richieste dall’AG.
di Giovanni Nazzaro (n.II_MMXIV)
La Corte di giustizia europea ha invalidato la direttiva sulla data retention: il legislatore dell’Unione ha ecceduto i limiti imposti dal rispetto del principio di proporzionalità in termini di idoneità della conservazione dati, necessità della conservazione, livello di ingerenza, controllo dell’accesso ai dati, periodo di conservazione.
di Giovanni Nazzaro (n.I_MMXIV)
“Giustizia tardiva equivale a giustizia negata”. Il 17 marzo 2014 la Commissione europea ha pubblicato la seconda edizione del quadro di valutazione europeo della giustizia per promuovere la qualità, l’indipendenza e l’efficienza dei sistemi giudiziari nell’Unione europea. Tra il 2010 e il 2012 l’Italia è al primo posto per cause civili pendenti, ma il quadro di valutazione non presenta una graduatoria unica generale e non promuove un tipo particolare di sistema giudiziario.
di Giovanni Nazzaro (n.IV_MMXIII)
Dalle ultime osservazioni dell’Agcom è emerso che il numero di abbonati degli operatori virtuali non tende a fermarsi o a rallentare, raggiungendo oggi la non irrilevante cifra di 5,12 milioni. Gli operatori mobili virtuali sono soggetti all’articolato del Codice delle Comunicazioni al pari degli operatori tradizionali, con particolare riferimento all’art. 96 rubricato “Prestazioni Obbligatorie” per l’Autorità Giudiziaria.
di Giovanni Nazzaro ( n.IV_MMXIII )
Il tema dei modelli organizzativi di gestione e controllo all’interno delle società, così come disposto dal d.lgs. 231/01, che ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento la responsabilità in sede penale degli enti, ha suscitato sin dalla sua emanazione indubbio interesse, ma anche preoccupazione.
di Giovanni Nazzaro ( n.III_MMXIII )
L’economia mondiale si sta trasformando in un’economia basata su internet e occorre riconoscere il ruolo delle TIC come elemento decisivo per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Questo in sostanza il fulcro del contesto di riferimento in cui si posizionerà il nuovo regolamento proposto l’11 settembre 2013 dalla Commissione Europea, per creare il mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche.
di Giovanni Nazzaro ( n.II_MMXIII )
“Rating della legalità” assegnato dall’Agcm: il 17 aprile 2013 quattro aziende italiane hanno ricevuto le prime “stelle” come risultato della valutazione.
di Armando Frallicciardi e Giovanni Nazzaro (N. I_MMXIII)
La Rete Intelligente (il cui acronimo è RI oppure IN da Intelligent Network) è l’architettura di rete standard descritta nelle raccomandazioni ITU-T della serie Q.1200, utilizzata dalle reti di telecomunicazioni sia fisse che mobili. La RI consente agli operatori di differenziarsi tra loro offrendo servizi a valore aggiunto che quindi si aggiungono ai servizi standard di telecomunicazioni come PSTN, ISDN e servizi GSM-UMTS sui telefoni cellulari.
di Giovanni Nazzaro ( n.I_MMXIII )
È stata emanata la direttiva sulla Gara Unica delle intercettazioni, tuttavia, è opportuno ricordare che nel nostro Paese è assente una normativa di riferimento per l’esecuzione tecnica delle intercettazioni.
by Giovanni Nazzaro ( n.I_MMXIII )
Once again we find ourselves discussing interceptions, a subject of great media impact, and once again we notice the lack of technical and legal prominence that is given. Although the code of criminal procedure in chapter IV, regulates interceptions as a means of finding proof, in terms of limits of admissibility, requirements and formalities for the measure, execution of operations once the interceptions have been made, it does not add anything about how this tool should be used. There is a lack of regulations about the efficiency and execution of interceptions.
di Giovanni Nazzaro (n.IV_MMXII)
La Funzione che nelle aziende di telecomunicazioni risponde alle richieste dell’A.G. ha un ruolo fondamentale. Esempio di organizzazione di tale Funzione in termini di composizione, competenze e attività.
di Giovanni Nazzaro ( n.III_MMXII )
L’articolo del NYT del 1° aprile 2012 sulla presunta pratica di monitoraggio dei telefoni cellulari negli USA ha sollevato una serie di questioni giuridiche, costituzionali e di privacy, a tal punto che è intervenuto il deputato Edward John Markey, che si è rivolto a nove operatori americani di telefonia cellulare, chiedendo a ciascuno di rispondere a quesiti diretti sul rapporto con le forze dell’ordine e l’eventuale guadagno che ne deriverebbe.
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXI)
Incontro con l’Ufficio Automazione della Procura di Roma per approfondire gli argomenti contenuti nella nota diffusa il 20 dicembre 2010 dal proc. agg. Pierfilippo Laviani, con la quale si informava che la Procura di Roma si era dotata di un sistema proprietario che le consentiva di gestire in autonomia le intercettazioni, risparmiando 1,8 milioni di euro all’anno in costi di noleggio dell’apparecchiatura necessaria.