RELAZIONE DIA 2018: LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI ATTRAGGONO LE GIOVANI GENERAZIONI. LE MAFIE NELLA CAPITALE

di Giovanni Nazzaro

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Relazione della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) su attività svolta e risultati conseguiti nel primo semestre 2018
Il 13 febbraio 2019 la Direzione Investigativa Antimafia ha reso pubblica al Parlamento la relazione sulla propria attività ed i risultati conseguiti nel 1° semestre 2018, che si sofferma in particolare su due aspetti: le mafie attraggono le giovani generazioni e la composizione dei sodalizi criminali operanti nella Capitale.

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1. Introduzione
Le mafie sono “un cancro pervasivo, che distrugge speranze, impone gioghi e sopraffazioni, calpesta diritti. Dobbiamo incoraggiare l’azione determinata della magistratura e delle forze dell’ordine che, spesso a rischio della vita, si battono per contrastare la criminalità organizzata. Nella lotta alle mafie abbiamo avuto molti eroi. Penso tra gli altri a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Per sconfiggere la mafia occorre una moltitudine di persone oneste, competenti, tenaci. E una dirigenza politica e amministrativa capace di compiere il proprio dovere.”

Dal 2013 la Direzione investigativa antimafia ha inaugurato un lavoro di ricostruzione e analisi delle indagini sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel nostro Paese, presentandolo poi attraverso le audizioni del Ministro della giustizia, del Procuratore nazionale antimafia, del Ministro dell’interno e del Direttore della DIA.

Il lavoro condotto in tale ambito abbraccia tutte le sfaccettature del “sistema mafia”, partendo dall’evoluzione del metodo mafioso, per arrivare alla colonizzazione mafiosa al nord e all’estero, evidenziando i condizionamenti dell’economia e degli apparati pubblici, i rapporti con la politica e la massoneria deviata.

Nell’ultimo rapporto presentato, relativo al primo semestre 2018, due importanti argomenti sono emersi:

  1. le organizzazioni continuano ad attrarre le giovani generazioni
  2. nella Capitale non c’è un vero e proprio controllo del territorio ma c’è una convivenza fra tutte le “anime” mafiose qui presenti.

Vediamoli nel dettaglio.

 

2. Le nuove generazioni ed il contrasto tramite la famiglia, la scuola, la Chiesa
Negli ultimi decenni molto è stato fatto sul fronte investigativo nazionale e internazionale, ma le mafie, nonostante i notevoli risultati ottenuti dalla Magistratura e dalle Forze dell’ordine, si rigenerano costantemente e traggono ulteriore linfa dai giovani perché hanno “capacità attrattiva” proprio sulle giovani generazioni.
E’ questo il caso in cui esse sono espressione diretta delle famiglie. Ad esempio, per la ‘ndrangheta, il modo in cui nasce e si sviluppa il rapporto con i minori ha caratteri particolari, perché tutto matura all’interno della famiglia, anche all’estero, “è aria che si respira,la ‘ndrangheta si eredita. Le famiglie di ‘ndrangheta si assicurano il controllo del territorio attraverso la continuità generazionale”.
La mafie, inoltre, attirano i giovani provenienti dalla società come manovalanza criminale. Tale caratteristica non sembra disgiunta da una crisi sociale diffusa che, soprattutto nelle aree meridionali, non sembra offrire ai giovani valide alternative per una emancipazione dalla cultura mafiosa. La mafia approfitta dello stato di bisogno di molti giovani e specula sulla manodopera locale, dando l’effimera sensazione di distribuire un salario, sempre minimo per generare dipendenza e senza garantire i contributi previdenziali – e quindi un futuro – ai giovani impiegati al suo servizio perché privi di alternative.

Le investigazioni giudiziarie evidenziano come, negli ultimi anni, i soggetti denunciati e arrestati per mafia, ricompresi nella fascia d’età tra i 18 e i 40 anni, abbiano assunto una dimensione sempre più consistente, soprattutto relativamente alle regioni della Campania, Calabria, Sicilia e Puglia, dove c’è il più alto tasso di giovani non occupati in Europa secondo EUROSTAT.

L’esatta sovrapposizione tra le regioni che presentano il maggior numero di giovani denunciati/arrestati per mafia e quelle con il più alto tasso di giovani disoccupati, conferma che la crisi economica in atto, che esplica i suoi maggiori effetti nelle regioni del sud Italia, rischia di essere proprio la concausa o la causa determinante del reclutamento delle giovani leve nelle strutture mafiose.

Per meglio comprendere da dove le mafie abbiano tratto linfa vitale per le proprie strategie criminali, è stato studiato l’ambito professionale dei soggetti denunciati ed arrestati, negli ultimi dieci anni, per associazione di tipo mafioso (art.416 bis c.p.), per l’aggravante di aver agito con mo-dalità mafiose (art. 416 bis 1 c.p.) e per scambio elettorale politico – mafioso (art. 416 ter c.p.). I soggetti “dichiarati” mafiosi nell’ultimo decennio appartengono a quattro classi lavorative distinte:

Analizzando poi le fasce d’età di questi soggetti è emerso che:

Se sommiamo le classi degli “imprenditori” e dei “liberi professionisti”, attestandoci così al 32,5% del campione, si conclude che le mafie puntano sempre più a farsi impresa andando a coinvolgere la fascia d’età “40 – 65 anni”. Dall’altra parte, le categorie professionali degli “operai comuni” e dei soggetti “in attesa di occupazione” rappresentano, insieme, il 27,8% del campione, ad indicazione ulteriore di come il sistema mafioso tragga la linfa necessaria alla “rigenerazione” nei soggetti più giovani (“18 – 40 anni).

L’emergere di nuove leve riguarda anche le organizzazioni criminali straniere attive in Italia:

 

Mettendo a fattor comune lo studio delle diverse organizzazioni criminali, sia esse di matrice nazionale che straniera, emerge come la volontà delle giovani generazioni sia quella di evolversi secondo schemi e modalità comunque assimilabili: si percepisce la volontà di affrancarsi dai vecchi boss, un’ambizione di riconoscimento e di progressione nelle fila dell’organizzazione. Preoccupante è l’uso “indiscriminato” della violenza da parte loro. Una trasformazione della “cultura mafiosa” che investe anche il linguaggio, al passo con i tempi, non tanto rispetto ai contenuti delle comunicazioni – sempre criptiche – quanto piuttosto per gli strumenti utilizzati, i social networks, che consentono di aggregare velocemente gli affiliati e, allo stesso tempo, di rendere più difficoltosa – ma non impossibile – l’intercettazione dei messaggi.

Se da una parte la Magistratura e le Forze dell’ordine operano per reprimere il fenomeno di attrazione dei giovani da parte delle mafie, dall’altra occorre passare ad un’azione più “sistemica”, affiancando l’operato di altre strutture fondamentali: la famiglia, la scuola, la Chiesa.

 

…continua su EDICOLeA

 

 


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Tabulati di traffico storico per finalità di accertamento e repressione dei reati: caratteristiche e tempi di conservazione -
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVIII)
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Quella privacy che non fa bene alle indagini (A dark time for WHOIS) -
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVIII)
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di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVIII)
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di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVIII)
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Limiti circa l’utilizzabilità delle statistiche nazionali sulle intercettazioni -
di Giovanni Nazzaro e Tommaso De Giovanni (N. III_MMXVI)
In Italia le spese di giustizia si articolano su tre capitoli di spesa, di cui il n. 1363 è relativo alle intercettazioni. Nell’ambito degli interventi di spending review (DL n. 98 del 2011, art. 37, co. 16) è previsto che, a decorrere dall’anno 2012, il Ministro della giustizia presenti alle Camere, entro il mese di giugno, una relazione sullo stato delle spese di giustizia. In tale contesto si ha finalmente conoscenza delle statistiche relative al nostro paese. Dall’approfondimento qui presente è emerso purtroppo che la metodologia utilizzata per questa ricognizione statistica è affetta da molte criticità, tra cui la mancata indicazione della durata delle intercettazioni e delle relative proroghe e, soprattutto, delle spese che vengono tracciate per fattura e per anno solare in cui vengono liquidate, senza la giusta scomposizione delle reali voci di costo, ed in modo svincolato dai numeri delle intercettazioni che fanno riferimento invece al momento dell’attivazione.
Looking for the best period of Data Retention -
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXVI)
In some European States where data retention regimes are in place, capital and operational costs incurred in compliance are reimbursed by the government.
BlackBerry: intercettabilità dei servizi (I Parte) -
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVI)
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, sentenza n. 50452 del 10 novembre 2015 e depositata il 23 dicembre 2015. In questo numero: 1. Introduzione, 2. Identificativi dell’utente BlackBerry, 3. I servizi di messagistica del BlackBerry, 3.1 PIN-2-PIN Messaging. 3.2 BlackBerry Messenger, 4. I servizi BIS e BES, 4.1. I servizi BIS (Blackberry Internet Solution), 4.2 I servizi BES (Blackberry Enterprise Solution). Nel prossimo numero: 5. Cifratura delle comunicazioni, 5.1 BBM Protected, 6. La sentenza n. 50452/2015 della Corte di Cassazione, 6.1 Intercettazioni delle utenze straniere in roaming, 6.2 Intercettazione delle comunicazioni caratteristiche del Blackberry, 7. Conclusioni.
Attendibilità delle statistiche sulle intercettazioni -
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXVI)
Il DL n. 98 del 2011, art. 37, co. 16) prevede dal 2012 che il Ministro della giustizia presenti alle Camere, entro il mese di giugno, una relazione sullo stato delle spese di giustizia.
Lawful Interception Academy Report 2015 -
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVI)
Pubblicato il Lawful Interception Academy (LIA) Report 2015 in formato ebook gratuito. Anche la II edizione della LIA ha mostrato numeri in aumento, come i frequentatori (distinti) che sono stati 428 nell’arco dei 5 giorni previsti. Il 66% ha ritenuto di aver ricevuto utili strumenti per le proprie attività professionali. L’89% ha espresso un alto interesse per i temi trattati nella LIA.
The need for encryption grows -
di Giovanni Nazzaro (N. I_MMXVI)
Le nuove tecniche di comunicazione utilizzano proprie modalità di trasmissione e di trattamento delle informazioni, in un mondo sempre più telematico. Quali che siano le modalità utilizzate per comunicare, tutte hanno in comune lo strumento che conserva tracce digitali: pensiamo al computer o al cellulare ormai sempre con noi. L’attenzione si sposta verso un problema di più semplice gestione, solo apparentemente.
Le startup innovative -
di Giovanni Nazzaro (N. IV_MMXV)
Le startup innovative godono di un regime fiscale agevolato, a patto che soddisfino le caratteristiche elencate dal decreto-legge 179/2012, art. 25 commi da b)a g). A questi requisiti se ne aggiungono altri tre (art. 25 comma h) di cui se ne deve possedere almeno uno. Altri incentivi sono il “Fondo a favore di startup innovative”, che ha concesso quasi 156 milioni di euro di garanzie, il progetto SmartStart e l’equity crowdfunding che non ha ancora trovato la via per un significativo sviluppo. La II edizione del rapporto del MiSE si focalizza sulle dinamiche “demografiche” delle startup innovative.
Ulteriore differimento in materia di sicurezza nelle attività di intercettazioni -
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXV)
Garante della privacy - Deliberazione del 25 giugno 2015. Ulteriore differimento dei termini di adempimento delle prescrizioni di cui al provvedimento del 18 luglio 2013, in materia di misure di sicurezza nelle attività di intercettazione da parte delle Procure della Repubblica.
La difficile vita dell’agente … “captatore” -
di Giovanni Nazzaro (N. III_MMXV)
Con la recente sentenza della cassazione n. 27100/ 2015 si è riaperto il dibattito sull’utilizzabilità dell’agente “captatore” che, il 5 luglio, ha acquisito una dimensione mondiale a causa del caso “Hacking Team”. Il problema delle garanzie delle attività svolte da una simile attività sul dispositivo target (computer, tablet o smartphone) erano già conosciute, anche attraverso il rapporto “CALEA II: Risks of Wiretap Modifications to Endpoints” del 2013, con cui 19 esperti mondiali di comunicazioni avevano evidenziato che, di contro, si sarebbe reso più facile il lavoro dei cyber-criminali.
Il suolo “mangiato” -
di Giovanni Nazzaro (n.II_MMXV)
Il consumo di suolo in Italia continua a crescere in modo significativo: tra il 2008 e il 2013 il fenomeno ha riguardato mediamente 55 ettari al giorno, con una velocità compresa tra i 6 e i 7 metri quadrati di territorio che, nell’ultimo periodo, sono stati irreversibilmente persi ogni secondo.
La solita raccomandazione -
di Giovanni Nazzaro (n.I_MMXV)
Censis - rapporto pubblicato il 19 marzo dal titolo “La composizione sociale dopo la crisi - Protagonisti ed esclusi della ripresa”. Per accelerare una pratica, ottenere un permesso o per altre ragioni di rapporto con la Pa, 4,2 milioni di italiani sono ricorsi ad una raccomandazione, all’aiuto di un parente, amico, conoscente; circa 800.000 italiani hanno fatto qualche tipo di regalo a dirigenti, dipendenti pubblici.
Il lavoro potenzialmente utilizzabile o sottoutilizzato -
di Giovanni Nazzaro (n.IV_MMXIV)
Il 17 dicembre 2014 è stato pubblicato il rapporto di monitoraggio sul mercato del lavoro dell’ISFOL, alla sua quarta edizione, da cui spicca la figura del lavoratore con forte potenziale non utilizzato che possiamo identificare in colui che potenzialmente è disponibile a lavorare ma non intraprende azioni di ricerca attiva. Se si includesse nel calcolo del tasso di disoccupazione anche la forza lavoro potenziale, l’indicatore in Italia raggiungerebbe il 22%.
Le particolarità dell’intercettazione degli SMS -
di Giovanni Nazzaro (n.III_MMXIV)
È del mese di agosto la notizia che WhatsAPP gestisce la comunicazione di 600 milioni di utenti al mese. Gli SMS inviati tramite la rete tradizionale mobile GSM o UMTS sono nettamente diminuiti ma non sono scomparsi. Analizziamo le particolarità dell’intercettazione degli SMS.
Nasce la “Lawful Interception Academy” -
di Giovanni Nazzaro (n.III_MMXIV)
La prima edizione della “Lawful Interception Academy” si terrà dal 17 al 21 novembre di quest’anno a Roma presso la scuola “Giovanni Falcone” della Polizia Penitenziaria. Inizialmente pensata come espressione tangibile del confronto intellettuale espresso in precedenza su questa Rivista, è stata poi ridisegnata in forma di seminario e poi di scuola, a vantaggio del lettore che si è “evoluto” in ascoltatore prima ed infine in “discente”.
Le prestazioni obbligatorie per l’Autorità Giudiziaria come disciplina di studio -
di Giovanni Nazzaro (n.II_MMXIV)
Il tema delle “prestazioni obbligatorie” per gli operatori di telecomunicazioni verso l’Autorità Giudiziaria è poco riconosciuto in Italia se confrontato con altri come l’antifrode o la sicurezza informatica o la sicurezza cibernetica, eppure come questi gode di una naturale autonomia in termini di competenza, al punto che non è sbagliato riferirsi ad esso come disciplina autonoma.
WiFi Offload of mobile data: l’intercettazione delle comunicazioni di rete mobile con accesso WiFi -
di Armando Frallicciardi e Giovanni Nazzaro (n.II_MMXIV)
L’aumento del traffico dati può portare alla congestione delle risorse radio per l’accesso alle reti mobili cellulari. Per ovviare a tale problema gli operatori mobili possono ricorrere al “WiFi offloading” che richiede tuttavia una particolare attenzione sotto il profilo delle intercettazioni mobili richieste dall’AG.
EU’s Data Retention Directive declared invalid -
di Giovanni Nazzaro (n.II_MMXIV)
La Corte di giustizia europea ha invalidato la direttiva sulla data retention: il legislatore dell’Unione ha ecceduto i limiti imposti dal rispetto del principio di proporzionalità in termini di idoneità della conservazione dati, necessità della conservazione, livello di ingerenza, controllo dell’accesso ai dati, periodo di conservazione.
Justice delayed is Justice denied -
di Giovanni Nazzaro (n.I_MMXIV)
“Giustizia tardiva equivale a giustizia negata”. Il 17 marzo 2014 la Commissione europea ha pubblicato la seconda edizione del quadro di valutazione europeo della giustizia per promuovere la qualità, l’indipendenza e l’efficienza dei sistemi giudiziari nell’Unione europea. Tra il 2010 e il 2012 l’Italia è al primo posto per cause civili pendenti, ma il quadro di valutazione non presenta una graduatoria unica generale e non promuove un tipo particolare di sistema giudiziario.
CLASSIFICAZIONE DEGLI OPERATORI MOBILI VIRTUALI (MVNO) E PRESTAZIONI OBBLIGATORIE PER L’AUTORITÀ GIUDIZIARIA -
di Giovanni Nazzaro (n.IV_MMXIII)
Dalle ultime osservazioni dell’Agcom è emerso che il numero di abbonati degli operatori virtuali non tende a fermarsi o a rallentare, raggiungendo oggi la non irrilevante cifra di 5,12 milioni. Gli operatori mobili virtuali sono soggetti all’articolato del Codice delle Comunicazioni al pari degli operatori tradizionali, con particolare riferimento all’art. 96 rubricato “Prestazioni Obbligatorie” per l’Autorità Giudiziaria.
Un’occasione mancata per rafforzare la 231 -
di Giovanni Nazzaro ( n.IV_MMXIII )
Il tema dei modelli organizzativi di gestione e controllo all’interno delle società, così come disposto dal d.lgs. 231/01, che ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento la responsabilità in sede penale degli enti, ha suscitato sin dalla sua emanazione indubbio interesse, ma anche preoccupazione.
Il mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche -
di Giovanni Nazzaro ( n.III_MMXIII )
L’economia mondiale si sta trasformando in un’economia basata su internet e occorre riconoscere il ruolo delle TIC come elemento decisivo per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Questo in sostanza il fulcro del contesto di riferimento in cui si posizionerà il nuovo regolamento proposto l’11 settembre 2013 dalla Commissione Europea, per creare il mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche.
Il Rating di legalità -
di Giovanni Nazzaro ( n.II_MMXIII )
“Rating della legalità” assegnato dall’Agcm: il 17 aprile 2013 quattro aziende italiane hanno ricevuto le prime “stelle” come risultato della valutazione.
Cos’è la rete intelligente nella telefonia fissa e mobile -
di Armando Frallicciardi e Giovanni Nazzaro (N. I_MMXIII)
La Rete Intelligente (il cui acronimo è RI oppure IN da Intelligent Network) è l’architettura di rete standard descritta nelle raccomandazioni ITU-T della serie Q.1200, utilizzata dalle reti di telecomunicazioni sia fisse che mobili. La RI consente agli operatori di differenziarsi tra loro offrendo servizi a valore aggiunto che quindi si aggiungono ai servizi standard di telecomunicazioni come PSTN, ISDN e servizi GSM-UMTS sui telefoni cellulari.
Riflessioni sullo stato della regolamentazione delle intercettazioni legali in Italia -
di Giovanni Nazzaro ( n.I_MMXIII )
È stata emanata la direttiva sulla Gara Unica delle intercettazioni, tuttavia, è opportuno ricordare che nel nostro Paese è assente una normativa di riferimento per l’esecuzione tecnica delle intercettazioni.
Regulatory status of lawful interception in Italy -
by Giovanni Nazzaro ( n.I_MMXIII )
Once again we find ourselves discussing interceptions, a subject of great media impact, and once again we notice the lack of technical and legal prominence that is given. Although the code of criminal procedure in chapter IV, regulates interceptions as a means of finding proof, in terms of limits of admissibility, requirements and formalities for the measure, execution of operations once the interceptions have been made, it does not add anything about how this tool should be used. There is a lack of regulations about the efficiency and execution of interceptions.
Modello di organizzazione delle aziende di TLC, per rispondere alle richieste dell’autorità giudiziaria -
di Giovanni Nazzaro (n.IV_MMXII)
La Funzione che nelle aziende di telecomunicazioni risponde alle richieste dell’A.G. ha un ruolo fondamentale. Esempio di organizzazione di tale Funzione in termini di composizione, competenze e attività.
I Listini degli operatori mobili americani per le richieste delle forze dell’ordine -
di Giovanni Nazzaro ( n.III_MMXII )
L’articolo del NYT del 1° aprile 2012 sulla presunta pratica di monitoraggio dei telefoni cellulari negli USA ha sollevato una serie di questioni giuridiche, costituzionali e di privacy, a tal punto che è intervenuto il deputato Edward John Markey, che si è rivolto a nove operatori americani di telefonia cellulare, chiedendo a ciascuno di rispondere a quesiti diretti sul rapporto con le forze dell’ordine e l’eventuale guadagno che ne deriverebbe.
Il nuovo centro della Procura di Roma: le intercettazioni in Italia fra passato e futuro -
di Giovanni Nazzaro (N. II_MMXI)
Incontro con l’Ufficio Automazione della Procura di Roma per approfondire gli argomenti contenuti nella nota diffusa il 20 dicembre 2010 dal proc. agg. Pierfilippo Laviani, con la quale si informava che la Procura di Roma si era dotata di un sistema proprietario che le consentiva di gestire in autonomia le intercettazioni, risparmiando 1,8 milioni di euro all’anno in costi di noleggio dell’apparecchiatura necessaria.
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