RICOSTRUZIONE DI EVENTI E DI DINAMICHE ATTRAVERSO S.U.M.O., UN AVANZATO TOOL DI SIMULAZIONE DEL TRAFFICO URBANO

di Sebastiano Battiato, Oliver Giudice, Antonino Barbaro Paratore

[vc_row] L’ausilio di strumenti di simulazione informatica permette una più completa e per quanto possibile esaustiva valutazione degli eventi grazie alla capacità intrinseca di tali strumenti di generare automaticamente centinaia di migliaia di eventi, al variare di tutte le combinazioni di variabili e situazioni incognite. A tale scopo in questo articolo si presenta il software opensource “Simulation of Urban Mobility” (SUMO). [/vc_row]

 

1. L’esperimento giudiziale
L’esperimento giudiziale (ref art. 218 c.p.p.) è il mezzo con il quale è possibile accertare se un fatto (rilevante a fini processuali) sia o possa essere avvenuto in un determinato modo, e consiste nella riproduzione, per quanto è possibile, della situazione in cui il fatto si afferma o si ritiene essere avvenuto e nella ripetizione delle modalità di svolgimento dello stesso. Ovviamente il fatto storico di reato è irripetibile; scopo dell’esperimento è quello di valutare la verosimiglianza della ricostruzione riproducendone le modalità di svolgimento. L’esperimento può ad esempio tendere ad accertare se in un determinato luogo il testimone abbia potuto effettivamente percepire quello che dice di avere visto o sentito. Il mezzo di prova si basa sulle metodologie proprie della sperimentazione scientifica ovvero formalizzazione, misurabilità della tecnica utilizzata e ripetibilità della stessa.

L’esperimento giudiziale è un mezzo di prova di tipo dinamico, che mira a valutare un evento sulla base della sua riproduzione artificiale in tutte le sue caratteristiche sia statiche che dinamiche. L’esperimento giudiziale può essere effettuato dunque, in varie circostanze e diversi modi.

A titolo esemplificativo, si immagini, di voler calcolare il tempo di percorrenza dal punto A (luogo in cui è avvenuto un incidente stradale), al punto B (luogo in cui è stato avvistato l’ipotetico pirata della strada 5 minuti dopo l’incidente), al fine di accertare che il sospettato 5 minuti prima potesse o meno trovarsi nel luogo dell’incidente. Per valutare quindi il tempo necessario a compiere il tragitto si potrebbe effettuare una prova su strada ripercorrendo il tragitto una o più volte con una comune automobile, magari dello stesso modello/marca dell’autoveicolo coinvolto.
Le domande che ci si pongono sono però le seguenti: quante simulazioni servono per dipanare ogni dubbio sulla presenza o meno del sospettato nel luogo di interesse esattamente 5 minuti prima? Cosa posso inferire a partire dai pochi dati certi a disposizione? Come comportarsi, infine, quando le condizioni stradali attuali non permettono di effettuare le dovute analisi a causa di un cambiamento della topologia stradale?

E’ evidente che l’ausilio di strumenti di simulazione informatica permette una più completa e per quanto possibile esaustiva valutazione degli eventi grazie alla capacità intrinseca di tali strumenti di generare automaticamente centinaia di migliaia di eventi al variare di tutte le combinazioni di variabili e situazioni incognite.

A tale scopo in questo articolo presentiamo il software “Simulation of Urban Mobility” (SUMO) in riferimento alle sue funzionalità che ben si prestano all’espletamento di un esperimento giudiziale.

2. Simulation of Urban Mobility
SUMO, è un tool open source di simulazione del traffico stradale, rilasciato nel 2002 dal Centro Aerospaziale Tedesco (DLR) [1]. Il software permette di creare reti stradali o di importarle se già esistenti, simulando su di esse la mobilità urbana al variare di numerosi elementi, quali ad esempio numero di veicoli circolanti, tipologie differenti di veicoli, presenza o meno di pedoni, indicazioni stradali, ecc. Per eseguire una simulazione in SUMO è necessario innanzitutto definire lo scenario nel quale i veicoli dovranno circolare, ovvero la rete stradale comprensiva di corsie, segnaletica, semafori, incroci e quant’altro utile alla rappresentazione della realtà e successivamente bisogna creare la “domanda di mobilità” che si intende simulare, ovvero l’elenco dei veicoli che prenderanno parte alla simulazione e le loro caratteristiche.

Per fare ciò, attraverso OpenStreetMap [2] è possibile esportare la rete stradale di interesse e importarla su SUMO.

L’aspetto interessante a fini forensi di questo tool, una volta definita la rete stradale su cui effettuare la sperimentazione, è proprio la possibilità di poter impostare e quindi controllare i svariati parametri e/o le regole che gli attori presenti nella sperimentazione dovranno rispettare. All’interno di un apposito file (rou.xml) è possibile definire le categorie di veicoli incluse nella simulazione e associare a queste degli attributi che rispecchiano le macro-caratteristiche della tipologia di veicolo di appartenenza.

Alcuni degli attributi assegnabili ad una determinata tipologia di veicolo sono i seguenti:

 

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