Sicurezza e Giustizia ha adottato la nuova tecnologia Progressive Web App (PWA, in italiano applicazioni web progressive) che offre all’utente la possibilità di installare l’App sul proprio dispositivo (smartphone o pc).
Diversamente dalle applicazioni tradizionali, le progressive web apps sono un ibrido tra le normali pagine web (o siti web) e le applicazioni mobili. Questo modello di applicazioni cerca di combinare le possibilità offerte dalla maggior parte dei moderni browser con i benefici dell’utilizzo in mobilità.
E’ stata adotatta questa nuova tecnologia perché crediamo che la PWA rappresenti l’evoluzione delle classiche App native, destinata a superarle essendo più leggere (occupano molto meno spazio sul dispositivo), più veloci, indicizzabili sui motori di ricerca, indipendenti dagli Store, più aggiornate (le informazioni sono sempre aggiornate). Di seguito una tabella comparativa, per il resto rimandiamo al link su Wikipedia.
Da Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Progressive_Web_App)
Nel 2015, Frances Berriman e lo sviluppatore Alex Russell di Google Chrome hanno coniato il termine “Progressive Web Apps” per descrivere le app che sfruttavano le nuove funzionalità offerte dai moderni browser, inclusi Service Workers e Web App Manifests, che consentono agli utenti di promuovere le web app affinché si comportino come applicazioni di prima classe, ovvero come applicazioni native, nel sistema operativo dei loro device. Secondo gli sviluppatori Google, queste caratteristiche sono:
- Progressive – Funzionano per ogni utente, a prescindere dal browser scelto perché sono costruite alla base con principi di miglioramento progressivo.
- Responsive – Si adattano alle varie dimensioni dello schermo: desktop, mobile, tablet, o dimensioni che potranno in seguito rendersi disponibili.
- Indipendenti dalla disponibilità della connessione – I Service worker consentono di far funzionare l’applicazione offline, in mancanza di connessione o con connessioni a bassa qualità.
- App-like – Si comportano con l’utente come se fossero delle app native, in termini di interazione e navigazione.
- Aggiornate – Le informazioni sono sempre aggiornate grazie al processo di aggiornamento dei dati offerto dai service worker.
- Sicure – Vengono esposte su protocollo HTTPS per evitare che la connessione esponga informazioni o che i contenuti vengano alterati.
- Discoverable – Vengono identificate come “applicazioni” grazie al manifesto W3C[10] e al service worker registration scope che consente ai motori di ricerca di trovarle.
- Riattivabili – Rendono facile la riattivazione dell’applicazione grazie a capacità quali le notifiche push.
- Installabili – Consentono all’utente di “salvare” le app che considera più utili con la corrispondente icona sullo schermo del proprio terminale mobile (home screen) senza che si debba affrontare tutti i passaggi e problemi legati all’uso dell’app store.
- Linkabili – Facilmente condivisibili tramite l’URL e non richiedono complesse installazioni.