Mirko GRIMALDI

Mirko_GrimaldiMirko GRIMALDI è Professore associato di Linguistica Generale presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università del Salento, dove insegna anche Psicologia del Linguaggio.

Dopo la Laurea in Lettere con una tesi in Dialettologia Italiana presso l’Università degli Studi di Firenze, ha proseguito gli studi nella stessa Università conseguendo il Dottorato di Ricerca in Linguistica e approfondendo poi le ricerche in fonetica acustica e fonologia come assegnista di ricerca.

 

A Lecce dall’A.A. 1999-2000, ha ideato e dirige il Centro di Ricerca Interdisciplinare sul Linguaggio (CRIL), realizzato grazie a un co-finanziamento della Comunità Europea (PON 2000-2006, Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione, D.D. del MIUR n.1312 del 9.07.2003). Il CRIL offre l’opportunità, presente solo in pochi Centri di ricerca in Europa, di investigare le basi neurali dei processi di percezione e produzione del linguaggio.

I suoi interessi di ricerca riguardano:

  1. la fonetica, la fonologia e la comparazione della voce;
  2. le basi neurofisiologiche dei processi di percezione e produzione del linguaggio;
  3. i processi acustici, uditivi e neurofisioligici nell’acquisizione della della seconda lingua;
  4. i processi sociolinguistici e pragmatici nella comunicazione mediata dal computer.

Oltre a numerosi articoli su riviste e atti di convegni nazionali e internazionali (cfr. CV online), ha pubblicato il volume Nuove ricerche sul vocalismo tonico del Salento meridionale. Analisi acustica e trattamento fonologico dei dati, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2003, e, insieme a Laila Craighero, ha curato uno special issue per Journal of Neurolinguistics, dal titolo Is a Neural Theory of Language Possible? Issues from an Interdisciplinary Perspective, 25 (5), 2012.

 


 

Articoli pubblicati

IL RICONOSCIMENTO DEL PARLANTE IN AMBITO FORENSE: UNO STUDIO INDIPENDENTE SUL SOFTWARE IDEM/SPREAD IN USO AI CARABINIERI -
di Francesco Sigona, Mirko Grimaldi (N. IV_MMXV)
In Italia vi sono due software per il riconoscimento del parlante ispirati al metodo bayesiano - basato sul rapporto tra la probabilità che la traccia vocale anonima appartenga all’imputato (ipotesi accusatoria) e la probabilità che essa appartenga ad un qualunque individuo - in dotazione, rispettivamente, all’Arma dei Carabinieri e alla Polizia di Stato: IDEM e SMART. In questa sede discuteremo di alcune problematiche rilevate nel software IDEM/SPREAD, versioni 2013, 2011, 2009 e 2008 ML, emerse durante lo studio su casi di test e segnalate al referente della Fondazione “Ugo Bordoni” di Roma che lo ha realizzato. Gli autori del presente lavoro si sono resi disponibili a svolgere ulteriori verifiche su casi reali.
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