Raffaele NARDACCHIONE

Il dott. Raffaele Nardacchione ha partecipato in qualità di direttore di AssoTelecomunicazioni-ASSTEL.

ASSTEL è l’Associazione di categoria che, nel sistema di Confindustria, rappresenta le imprese della tecnologia dell’informazione esercenti servizi di telecomunicazione fissa e mobile, attive nell’assistenza e gestione della clientela, che forniscono apparati e servizi di gestione, manutenzione ed esercizio di impianti e reti di telecomunicazione, caratterizzate dallo sviluppo e implementazione di servizi per soluzioni tecnologiche applicate anche alle telecomunicazioni e di servizi per contenuti digitali e multimediali.

Le imprese rappresentate da ASSTEL occupano circa 130.000 addetti.

ASSTEL rappresenta, sulle tematiche precompetitive, le esigenze e le proposte del sistema italiano delle telecomunicazioni nei confronti delle principali istituzioni politiche ed amministrative, incluso il Parlamento, il Governo, le Organizzazioni sindacali e le altre forze sociali. In particolare, ASSTEL rappresenta e tutela gli interessi delle Imprese Associate per quanto di competenza sulle tematiche sindacali e del lavoro, tecnico-economiche, sociali e culturali che direttamente o indirettamente le riguardano.

ASSTEL gestisce l’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per le imprese esercenti servizi di telecomunicazione, ne negozia e stipula i rinnovi. Rappresenta i propri Associati nei rapporti con tutti gli interlocutori esterni, pubblici e privati, nazionali e internazionali, nonché con Confindustria, la Federazione di appartenenza (Confindustria Digitale) e delle altre componenti del sistema per la realizzazione di finalità e iniziative comuni.

 


 

Articoli pubblicati da ASSTEL

CCNL TELECOMUNICAZIONI: UNO “SCHEMA DI RIFERIMENTO” PER GLI ACCORDI IN MATERIA DI CONTROLLO A DISTANZA -
di Marco Rendina ( n.III_MMXIII )
In occasione del rinnovo firmato Il 1° febbraio u.s., il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti di imprese esercenti servizi di telecomunicazione si è arricchito di una previsione che costituisce, per quanto consta, un unicum nel panorama della contrattazione collettiva di settore nel Paese. Infatti, le Parti hanno inserito nel CCNL un nuovo articolo - intitolato “Nuove tecnologie e tutela dei diritti dei lavoratori” - finalizzato a favorire la conclusione, al livello pertinente, degli accordi sindacali in materia di controllo a distanza previsti dall’articolo 4, comma 2 della legge 20 maggio 1970, n. 300 (c.d. Statuto dei lavoratori). Il nuovo articolo definisce uno “Schema di riferimento comune” , vale a dire un insieme di regole e procedure riferibili a un utilizzo conforme a legge degli strumenti tecnologici. Si tratta di una previsione di grande rilievo per il settore che, in ragione di numerosi fattori, è particolarmente impattato dalle previsioni dello Statuto dei lavoratori in materia di controllo a distanza.
RINNOVATO IL CONTRATTO COLLETTIVO DELLE TELECOMUNICAZIONI: LE MODIFICHE AL CODICE DISCIPLINARE -
di Marco Rendina ( n.II_MMXIII )
Il 1° febbraio u.s. è stato firmato l’Accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti di imprese esercenti servizi di telecomunicazione. Il CCNL si è caratterizzato fin dalla nascita, nel 2000, per l’adozione di soluzioni innovative ed al tempo stesso di grande equilibrio tra esigenze di flessibilità – connaturate alla natura del servizio svolto – e tutela dei diritti dei lavoratori. Il negoziato appena concluso è stato lungo e non privo di momenti di inusuale asprezza perché il settore ora deve fare i conti con una situazione di oggettiva difficoltà legata sia a cause congiunturali che strutturali, dovute all’evoluzione del modello organizzativo di tutti i soggetti della filiera (operatori, servizi di rete, call center in outsourcing). Nel presente intervento vengono analizzate le modifiche al c.d. “codice disciplinare”. Nel successivo numero, saranno illustrati gli interventi in materia di nuove tecnologie e diritti dei lavoratori con i quali, dopo un processo avviato già da alcuni anni, si sono poste le basi per facilitare l’adozione – a livello aziendale, come previsto dalla legge - degli Accordi necessari quando vengono adottati o implementati sistemi operativi che seppur indirettamente, permettono di rilevare dati sulla prestazione lavorativa (articolo 4, comma 2 dello statuto dei lavoratori).

 

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