by Giovanni Nazzaro ( n.I_MMXIII )
Once again we find ourselves discussing interceptions, a subject of great media impact, and once again we notice the lack of technical and legal prominence that is given. Although the code of criminal procedure in chapter IV, regulates interceptions as a means of finding proof, in terms of limits of admissibility, requirements and formalities for the measure, execution of operations once the interceptions have been made, it does not add anything about how this tool should be used. There is a lack of regulations about the efficiency and execution of interceptions.
di Giovanni Nazzaro ( n.I_MMXIII )
È stata emanata la direttiva sulla Gara Unica delle intercettazioni, tuttavia, è opportuno ricordare che nel nostro Paese è assente una normativa di riferimento per l’esecuzione tecnica delle intercettazioni.
LEGGI E NORME
di Simona Usai ( n.I_MMXIII )
Regione Lombardia - Delibera della Giunta n. IX-3540 del 30 maggio 2012 (BURL 8 giugno 2012). Continua l’intensificarsi di provvedimenti che rendono il modello organizzativo obbligatorio per talune tipologie di enti, come la delibera della Giunta della Regione Lombardia del 30.05.12 che rende obbligatorio il modello per le unità socio-sanitarie che vogliano mantenere o ottenere l’accreditamento regionale. Senza considerare il continuo aggiornamento dei reati-presupposto, che da ultimo ha visto l’ingresso anche dei reati ambientali (d. lgs. 121/2011) e dell’impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (d.lgs 16 luglio 2012, n. 109).
di Mauro Vaglio e Simone Covino ( n.I_MMXIII )
Agenzia delle Entrate, Comunicato stampa del 20 gennaio 2013. «I pensionati, titolari della sola pensione, non saranno mai selezionati dal nuovo redditometro che e’ uno strumento che verrà utilizzato per individuare i finti poveri e, quindi, l’evasione ‘spudorata’, ossia quella ritenuta maggiormente deplorevole dal comune sentire: già in fase di selezione, le posizioni con scostamenti inferiori a 12.000 euro non saranno prese in considerazione».
di Claudio Cazzolla (N. I_MMXIII)
Legge n. 190 del 6 novembre 2012. Con la legge 6 novembre 2012, n. 190 (pubblicata in Gazz. Uff. n. 265 del 13 novembre 2012) il Parlamento ha varato una normativa organica tesa ad implementare l’apparato preventivo e repressivo contro la corruzione e l’illegalità nella pubblica amministrazione. L’intervento normativo ha l’esplicito fine di corrispondere agli obblighi derivanti dalla Convenzione ONU contro la corruzione del 31 ottobre 2003 (c.d. Convenzione di Merida) e dalla Convenzione penale sulla corruzione del Consiglio d’Europa del 27 gennaio 1999 (Convenzione di Strasburgo), sanando così alla mancata attuazione delle medesime da parte delle rispettive leggi di ratifica (l. 3 agosto 2009, n. 116 e l. 28 giugno 2012, n. 110).
SERVIZI POSTALI
di Maurizio Raffaini e Dario Ruggiero ( n.I_MMXIII )
Giudice di Pace di Genova, sentenza n. 4486 del 26 giugno 2012 e depositata il 27 giugno 2012. Le cartelle esattoriali notificate da Equitalia via posta, tramite raccomandata, senza il passaggio di un ufficiale giudiziario o di un messo comunale, sono da considerarsi nulle. È quanto stabilito dal giudice di pace di Genova, che ha accolto il ricorso di un’ex impiegata del capoluogo ligure che, dopo essere finita in cassa integrazione, aveva smesso di pagare le multe, accumulando in poco più di un anno circa 8 mila euro di debiti. Secondo quanto deciso dal giudice di pace di Genova nella sentenza 4486/12 depositata il 27 giugno non è nulla ma inesistente la notifica della cartella esattoriale effettuata da Equitalia per posta e non tramite i tradizionali soggetti autorizzati, come ufficiali giudiziari e messi comunali. Dopo la sentenza n. 4486/12 interviene anche la Commissione provinciale Tributaria di Campobasso con la sentenza n. 113 del 12 giugno 2012 a sottolineare l’ambito dei poteri di notifica da parte dell’agente per la riscossione stabilendo che non è nulla ma inesistente e quindi non sanabile, la notifica della cartella esattoriale effettuata da Equitalia a mezzo posta e non mediante l’ufficiale giudiziario o messi comunali.
di Angela Gabriele ( n.I_MMXIII )
AGCOM, delibera 586/12/CONS del 29/11/2012 (G. U. n. 295 del 19/12/2012). L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato, con la delibera 586/12/CONS, una “consultazione pubblica sullo schema di regolamento in materia di definizione delle controversie derivanti dai reclami nel settore postale”. Lo schema, approvato dal Consiglio, introduce un valido strumento di tutela per gli utenti dei servizi postali, in linea con quanto previsto dalla normativa comunitaria.
GIURISPRUDENZA
di Pietro Errede ( n.I_MMXIII )
Corte Costituzionale, sentenza n. 1 del 15 gennaio 2013, Udienza Pubblica del 4 dicembre 2012. La Corte Costituzionale ha dichiarato che non spettava alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Palermo di valutare la rilevanza delle intercettazioni di conversazioni telefoniche del Presidente della Repubblica, operate nell’ambito del procedimento penale n. 11609/08, e che non spettava alla stessa Procura di omettere di chiedere al giudice l’immediata distruzione della documentazione relativa alle intercettazioni indicate, ai sensi dell’art. 271,comma 3, del codice di procedura penale, senza sottoposizione della stessa al contraddittorio tra le parti e con modalità idonee ad assicurare la segretezza del contenuto delle conversazioni intercettate.
di Michele Iaselli ( n.I_MMXIII )
Tribunale di Livorno, Ufficio del G.I.P., sentenza n. 38912 del 2 ottobre 2012 e depositata il 31 dicembre 2012. Il tribunale di Livorno, con sentenza di primo grado, stabilisce che l’uso di espressioni di valenza denigratoria e lesiva della reputazione professionale della parte civile per mezzo di Facebook integra gli estremi del delitto di diffamazione, aggravato dall’avere arrecato l’offesa con un mezzo di pubblicità della fattispecie considerata dell’art. 595 c.p. e equiparato, sotto il profilo sanzionatorio, alla diffamazione commessa con il mezzo stampa.
DATA RETENTION
di Marzia Minozzi ( n.I_MMXIII )
La normativa primaria in tema di conservazione dei dati delle comunicazioni, il d. lgs. 109/08, ha previsto che l’Operatore di telecomunicazioni debba conservare i dati relativi agli accessi internet attraverso la propria rete, tra cui l’indirizzo di protocollo internet (IP) univocamente assegnato. Allo stato attuale è stato raggiunto il limite fisico alla creazione di indirizzi IPv4. Tale situazione ha potenziali impatti sull’interpretazione della normativa citata. Inoltre, nell’ipotesi di utilizzo delle tecniche NAT per ovviare al limite raggiunto, l’identificazione diretta ed univoca dell’utente per il solo tramite dell’indirizzo pubblico IPv4, da questo utilizzato nel corso della connessione alla rete, diventa tecnicamente impossibile.
LAWFUL INTERCEPTION
di Sergio Barbiera e Damiano Galati (n.I_MMXIII)
Il rapido ed incessante progresso della tecnologia telematica ed il sempre più accresciuto bisogno di “right to privacy”, ormai fortemente compromesso dai social networks incuranti del numero di Dunbar(1), richiedono l’adozione di strumenti investigativi idonei ad accertare i fatti di reato di maggior allarme sociale. La sempre più diffusa anonimizzazione delle comunicazioni e conversazioni telematiche richiede il ricorso a strumenti investigativi intrusivi idonei a raccogliere il dato informatico contenuto nell’host (one time copy) ovvero a captare il flusso continuo (on line surveillance) della navigazione o della conversazione (cd. “pedinamento virtuale”). Risulta quindi d’uopo, anzitutto, analizzare sotto quale paradigma normativo sussumere lo strumento investigativo de quo, in mancanza di una specifica disciplina giuridica ed alla luce del principio statuito dall’art. 189 c.p.p.
di Giovanni Verrengia (n.I_MMXIII)
Nell’organizzazione degli uffici giudiziari un ruolo d’importanza fondamentale per quel che riguarda l’esecuzione delle operazioni d’intercettazione delle comunicazioni, sia dal punto di vista del coordinamento tecnico che amministrativo, è svolto dal Centro per le Intercettazioni Telefoniche (CIT). Ex lege (art. 268 c.p.p., comma 3) il CIT è l’unica sede preposta, sotto il profilo tecnico, a eseguire le intercettazioni per mezzo dei propri impianti e a detenere i relativi dati sui propri server, dislocati in ambienti opportunamente organizzati e idonei a svolgere la loro funzione di archiviazione, ridondanza e di backup.
di Ciro Candelmo e Nicola Lanzimando ( n.I_MMXIII )
Come noto, in tema di intercettazioni telefoniche, la durata delle stesse è rimessa, per le note esigenze investigative, alla prevalente valutazione del pubblico ministero. Difatti, ex art. 267 comma 3, “il decreto del Pubblico Ministero che dispone l’intercettazione indica le modalità e la durata delle operazioni. Tale durata non può superare i quindici giorni, ma può essere prorogata dal giudice con decreto motivato per periodi successivi di quindici giorni, qualora permangano gravi indizi di reato e l’intercettazione è assolutamente indispensabile ai fini della prosecuzione delle indagini.”
COPYRIGHT
di Elena Bassoli (N. I_MMXIII)
Google riceve da titolari del copyright e organizzazioni di reporting che li rappresentano richieste di rimozione di risultati di ricerca che rimandano a materiali in presunta violazione dei copyright. In ogni richiesta sono riportati gli URL specifici da rimuovere.
TECHNOLOGY
di Armando Frallicciardi e Giovanni Nazzaro (N. I_MMXIII)
La Rete Intelligente (il cui acronimo è RI oppure IN da Intelligent Network) è l’architettura di rete standard descritta nelle raccomandazioni ITU-T della serie Q.1200, utilizzata dalle reti di telecomunicazioni sia fisse che mobili. La RI consente agli operatori di differenziarsi tra loro offrendo servizi a valore aggiunto che quindi si aggiungono ai servizi standard di telecomunicazioni come PSTN, ISDN e servizi GSM-UMTS sui telefoni cellulari.